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Studio, 'picco di fake news sull'Ue, il 5% è generato con l'IA'

La disinformazione su Unione rappresenta la percentuale più alta

Redazione Ansa

Nuovo picco di fake news sull'Ue: ad aprile, a soli due mesi dalle europee, la disinformazione legata all'Ue ha raggiunto il livello più alto dall'inizio del monitoraggio dedicato dell'Osservatorio europeo dei media digitali (Edmo), nel maggio 2023.

Le fake news che prendono di mira l'Unione rappresentano la percentuale più alta della disinformazione rilevata tra gli argomenti supervisionati dall'Edmo. Diversi i contenuti falsi disseminati online, dalla partecipazione dell'Ue o dei suoi Stati membri alla guerra di aggressione russa in Ucraina, all'invio a Kiev di armi vietate alle politiche di Bruxelles "ingiuste e autoritarie" soprattutto in relazione al Green Deal e all'immigrazione.

Complessivamente, le 36 organizzazioni della rete di fact-checking dell'osservatorio hanno pubblicato ad aprile un totale di 1.716 articoli di fact-checking di cui 188 (11%) riguardavano la disinformazione relativa all'Ue; 185 (11%) il cambiamento climatico; 169 (10%) il conflitto tra Israele e Hamas; 167 (10%) l'Ucraina; 100 (6%) il Covid-19; 87 (5%) l'immigrazione; e 37 (2%) le questioni LGBTQ+ e di genere.

Gli esperti hanno registrato un leggero calo nella diffusione delle fake news riguardanti l'Ucraina, mentre quelle sul conflitto in Medio Oriente sono quasi triplicate rispetto a marzo a causa dello scambio di accuse tra Israele e Iran.

Anche la disinformazione sulla pandemia è aumentata, ma in modo più lieve, mentre quella su altri temi costantemente monitorati è rimasta stabile. Sul totale degli articoli di fact-checking pubblicati, inoltre, il 5% riguarda contenuti fake generati dall'intelligenza artificiale, percentuale stabile rispetto a febbraio e marzo.

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