BRUXELLES - "Hamas sta usando Rafah per creare ulteriore problemi, attirando Israele dentro una trappola mediatica". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani, ricordando che però l'Italia "è contraria" all'operazione militare a Rafah. "Vogliamo che Putin davanti ad uno stallo si sieda intorno al tavolo. Non tocca a Stoltenberg decidere sull'uso delle armi, non è una sua competenza, le decisioni nella Nato vengono prese insieme e le nostre armi si usano all'interno dell'Ucraina", ha aggiunto.
"Siamo favorevoli alla nascita dello Stato palestinese, però lo Stato palestinese deve riconoscere Israele e dev'essere riconosciuto da Israele. Certamente non può essere uno Stato palestinese guidato da Hamas, che è un'organizzazione terroristica". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, al suo arrivo al Consiglio Ue Esteri. "Riconosciamo l'Autorità nazionale palestinese", quella del primo ministro palestinese, Mohammed Mustafa, "è stata una visita molto proficua a Roma, non è un caso che abbia scelto Roma come prima tappa del suo viaggio in Europa. Questa è la dimostrazione che l'Italia ha una posizione seria ed equilibrata, di amicizia sia con Israele sia con il popolo palestinese"; ha sottolineato Tajani.
"Ho ribadito" al premier palestinese Mohammad Mustafa "che noi siamo pronti ad inviare anche nostri militari qualora, per preparare la nascita dello Stato palestinese una volta finita la guerra, si dia vita ad una missione dell'Onu guidata da un paese arabo", ha detto il ministro degli Esteri, al suo arrivo al Consiglio Esteri.
Interrogato dai cronisti, Tajani si è anche espresso sul fronte della guerra in Ucraina. "Tutto il materiale militare italiano non può essere usato al di fuori dei confini dell'Ucraina. Quindi sarà anche nostra responsabilità verificare con gli ucraini dove si usano le nostre armi, non c'è possibilità di usarle nel territorio russo", ha detto. "Noi difendiamo l'indipendenza dell'Ucraina, sosteniamo l'Ucraina, il nostro obiettivo è la pace", ha aggiunto. "Ribadirò l'importanza da parte europea di garantire le imprese italiane che legittimamente, insieme a quelle europee, nell'ambito delle sanzioni continuano ad operare in Russia". "Come sapete c'è un tavolo permanente a Roma" per "studiare tutte le iniziative a sostegno degli italiani. Sono circa 200 le imprese" che partecipano "e noi faremo di tutto per far comprendere che queste aziende non sono sole, e dietro di loro c'è il governo italiano e il nostro sistema Paese", ha sottolineato Tajani.
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