BRUXELLES - "La Commissione europea ha ascoltato l'Europarlamento decidendo l'invio al governo di Londra di una lettera di messa in mora contro un sistema di etichettatura degli alimenti, volto a condizionare il consumatore e non a informarlo, penalizzando al tempo stesso i produttori agroalimentari". Così Paolo De Castro, coordinatore per il Gruppo dei Socialisti e Democratici della commissione Agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo, commenta l'apertura della procedura d'infrazione contro Londra per l'introduzione dell'etichettatura "a semaforo" degli alimenti.
Al Parlamento europeo - precisa De Castro - "dopo aver bloccato il tentativo di introdurre nel 2011 il labelling 'a semaforo' - abbiamo messo in campo una serie di iniziative per invitare la Commissione a occuparsi della vicenda". Per noi il concetto é chiaro: "questo sistema (rifiutato a livello comunitario, ma adottato da alcune catene distributive della Gran Bretagna) non informa il consumatore, ma ne condiziona solo l'acquisto. Criteri standard di valutazione, basati sui quantitativi di sale, zuccheri e grassi presenti, non permettono al consumatore di leggere nel dettaglio l'etichetta e scegliere autonomamente l'acquisto". E' evidente - aggiunge - che in questo modo vengono "penalizzati gravemente i prodotti a denominazione e indicazione di origine, con un chiaro danno per il made in Italy agroalimentare. Il Parlamento europeo, conclude De Castro, ha portato avanti questa battaglia per la trasparenza delle informazioni in etichetta, a tutela di produttori e consumatori. La decisione odierna fa ben sperare per il futuro".
Leggi l'articolo completo su ANSA.it