ROMA - ''L'etichetta 'a semaforo' sui prodotti alimentari nascondeva interessi commerciali mascherati da esigenze salutistiche''. Lo afferma il presidente di Federalimentare, Filippo Ferrua Magliani, plaudendo la decisione della Commissione Ue di avviare l'iter della procedura di infrazione contro la Gran Bretagna.
Per Ferrua è importante che si sia affermato ufficialmente che non esistono cibi 'buoni' e 'cattivi' in sé: esistono soltanto diete giuste o sbagliate, a seconda di come i diversi alimenti vengono combinati. Nel compiacersi del risultato, il, presidente auspica che ''i prodotti italiani colpiti, fra cui molti Dop e Igp ritrovino nel Regno Unito, quarto sbocco estero dell'industria alimentare italiana con 2,5 miliardi di export, il contesto che meritano: quello di un mercato libero e non discriminatorio''.
Leggi l'articolo completo su ANSA.it