(ANSA) - BRUXELLES, 03 LUG - Nonostante sondaggi e
consultazioni che la Commissione europea conduce dal 2015 sulla
percezione della data di scadenza da parte dei consumatori, la
strada indicata con 'spesso buono oltre', a quanto si apprende,
per ora non convince le capitali.
Uno dei nodi da sciogliere riguarda la diversità linguistica,
per cui la frase risulta efficace in alcuni Paesi ma poco
incisiva o comprensibile in altri.
Oggetto del dibattito è anche la stessa proposta di Bruxelles
di intervenire sull'etichettatura degli alimenti, un ambito nel
quale l'esecutivo comunitario stesso aveva annunciato - nella
Strategia Farm to Fork - una riforma organica, con l'indicazione
di origine e stemmi nutrizionali sul modello Nutriscore. Una
riforma di cui a Bruxelles non si parla più. Anche sullo spreco,
viene riferito, i tempi per cambiare l'etichetta non sembrano
maturi. (ANSA).
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