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Def: Gozi, Commissione Ue valuti sforzi per crescita

Energia sia grande tema nuova legislatura europea

Def: Gozi, Commissione Ue valuti sforzi per crescita

Redazione Ansa

BRUXELLES - "Ci aspettiamo che la Commissione Ue, in questo momento economico-sociale europeo, valuti gli sforzi dei paesi dando priorità alla crescita e alle misure che la favoriscono". Così il sottosegretario Sandro Gozi nel riferire il "messaggio chiaro" passato al commissario Siim Kallas che rimpiazza temporaneamente il collega Olli Rehn agli affari economici che presenterà le raccomandazioni paese per paese a inizio giugno. "Aspettiamo adesso la reazione della Commissione il 2 giugno", ha sottolineato Gozi, ricordando che "in Italia stiamo facendo riforme strutturali economiche e istituzionali molto ambiziose che nell'immediato hanno costi" a cui "riteniamo di dovere e poter far fronte nel rispetto dei vincoli e dei margini di flessibilità che le regole esistenti ci danno".


Parlando lunedì a una conferenza organizzata dal circolo Palombella di Bruxelles presso l'Espace Monte Paschi Belgio, Gozi aveva avuto parole critiche nei confronti del commissario Rehn per la politica economica seguita in questi ultimi anni.


"Rehn ha fatto un miglior lavoro come giocatore di calcio in Serie B che non come Commissario agli Affari economici" ha detto tra l'altro Gozi sottolineando la necessità di imprimere una svolta alle politiche Ue dedicando maggiore attenzione anche alla qualità delle riforme e degli interventi che vengono messi in cantiere dai singoli Paesi.


"L'energia deve essere il grande tema della nuova legislatura europea, che vogliamo avviare nel nostro semestre" di presidenza italiana dell'Ue, ha poi affermato il sottosegretario Sandro Gozi al termine del Consiglio affari generali. Anche alla luce della crisi ucraina, "è evidente - ha sottolineato Gozi - che non c'è una politica comune dell'energia, non ci sono le interconnessioni né i meccanismi di solidarietà interna e nemmeno un approccio per lo sviluppo e la diversificazione dell'approvvigionamento da Est e Sud". E si tratta, tra l'altro, di temi "rilevanti non solo per la dimensione esterna dell'Europa ma anche di un nuovo strumento di crescita e sviluppo".

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