BRUXELLES - Occupazione giovanile, dimensione sociale dell'unione economica e monetaria, lotta alla povertà e all'esclusione sociale, economia sociale, crescita verde: sono queste le cinque priorità in materia di lavoro e politiche sociali del semestre italiano di presidenza della Ue, presentate oggi dal ministro del lavoro Giuliano Poletti alla commissione affari sociali del Parlamento Ue. Oltre a Poletti, hanno presentato le priorità della presidenza anche i ministri Maurizio Lupi, Andrea Orlando e Angelino Alfano, il vice ministro Lapo Pistelli e il sottosegretario Sandro Gozi.
L'occupazione giovanile, ha spiegato Poletti, sarà oggetto del vertice che si svolgerà alla fine del Semestre italiano: "Il focus sarà sulle politiche macroeconomiche capaci di generare occupazione e sull'importanza di garantire qualità e sostenibilità finanziaria alla Garanzia Giovani", per renderla una misura di "carattere strutturale" in Europa. Il tema sarà affrontato anche dal Consiglio Epsco di dicembre.
Per quanto riguarda il rafforzamento della dimensione sociale dell'Unione economica e monetaria, il ministro ha ricordato che al Consiglio Informale di Milano il 17 e 18 luglio "abbiamo approfondito il dibattito politico relativo agli stabilizzatori automatici, esplorando le condizioni per l'istituzione di uno schema di sussidio di disoccupazione europeo". Poletti ha poi sottolineato come "la crisi ci ha allontanato dall'obiettivo di ridurre di 20 milioni il numero delle persone povere ed escluse socialmente entro il 2020", come prevedeva la strategia Europa 2020. Quindi, per "mantenere l'alto livello di ambizione" nella lotta alla povertà, "sarebbe opportuno rivedere la scelta degli indicatori adottati per monitorare il target, risultato di un compromesso allora politicamente necessario".
TRASPORTI: LUPI, RUOLO FONDAMENTALE PER CRESCITA, PIU’ FLESSIBILITA’ IN USO FONDI UE - "Il settore delle infrastrutture e dei trasporti riveste un ruolo fondamentale" per perseguire "crescita e occupazione" che "sono tra le principali priorità del semestre italiano di presidenza" Ue. Così il ministro Maurizio Lupi davanti all'Europarlamento, spiegando che la rete di trasporti dell'Ue "deve puntare alla competitività e alla coesione e deve rispettare i più elevati standard di sostenibilità e sicurezza" con politiche che siano "coerenti con gli obiettivi di de-carbonizzazione dell'economia europea".
Lupi ha sottolineato che l'Italia intende "promuovere la definizione di una posizione congiunta sulla maggiore flessibilità di utilizzo, da parte degli stati membri, dei contributi pubblici e anche dei fondi strutturali 2014-2020 per finanziare progetti transfrontalieri di rilevanza europea". I paesi Ue sono "frenati per la mancanza di sufficienti risorse e l'impossibilità di utilizzare quelle faticosamente stanziate a causa dei vincoli del Patto di stabilità".
Per proseguire nella realizzazione delle grandi reti infrastrutturali Ue e in particolare degli investimenti del 'core network', ha avvertito Lupi, "occorre però segnare una discontinuità con il passato" e "superare il 'paradosso della finanza pubblica'". Questo tema sarà al centro della riunione informale dei ministri dei trasporti Ue che si terrà a Milano il 16 e 17 settembre prossimi. L'Italia vuole anche "affrontare il tema della governance dei corridoi, per rendere più efficace la gestione delle reti". In quest'ottica, ha ricordato Lupi, "entro il 22 dicembre per ciascun corridoio che preveda almeno due frontiere e l'utilizzo di almeno tre modalità di trasporto verrà adottato un 'Piano di lavoro' con la descrizione delle misure previste da ciascun Paese per la rimozione degli ostacoli fisici, tecnici, operativi e amministrativi".
Nel corso del suo intervento Lupi ha inoltre posto l’accento sulla necessità di un processo di liberalizzazione dei servizi ferroviari che "si attui in modo omogeneo, certo e con tempi prestabiliti in tutti gli stati membri" in modo da consentire "una corretta concorrenza a livello europeo non solo nei servizi di mercato, ma anche e soprattutto nei servizi pubblici locali". L'Italia propone l'introduzione del "concetto di reciprocità", che è la "strada maestra da percorrere", quale "criterio per una progressiva apertura dei mercati" che "si potrebbe applicare da subito non solo per gli oneri di servizio pubblico ma anche e soprattutto per i servizi domestici nazionali".
GIUSTIZIA: ORLANDO, OMOGEINIZZARE CRITERI SU CONFISCA IN UE "Non è realistico pensare che la procura europea si occupi del contrasto alla mafia, alla criminalità organizzata", così il ministro della Giustizia Andrea Orlando rispondendo alle domande degli europarlamentari della commissione Libe del Parlamento europeo. "Non possiamo appendere a un'entità ancora fragile ulteriori compiti", ha spiegato Orlando, indicando come piuttosto si potrebbe "preparare il terreno attraverso un'omogeneizzazione in tema di confisca e sequestro".
Sul diritto all'oblio Orlando ha spiegato che le indicazioni della Corte "sono elementi da cui partire per sviluppare una normativa, anche se ci sono ancora distanze significative tra Paesi membri".
Il ministro ha infine riferito che sulla riforma della giustizia "al momento siamo quasi a metà dei 12 punti, penso che la tabella di marcia sarà rispettata e alla ripresa di settembre avremo un pacchetto compiuto" frutto "di un confronto con tutti, ma soprattutto il punto di vista della maggioranza di governo".
IMMIGRAZIONE: ALFANO, URGENTI INTERVENTI CON IMPATTO IMMEDIATO - Per l'immigrazione "sono urgenti interventi immediati, che diano risultati di impatto immediato, oltre a quelle di medio e lungo periodo", così il ministro degli Interni Angelino Alfano alla Commissione Libe del Parlamento Ue sulle priorità della presidenza italiana. Tra le misure concrete Alfano ha indicato "un rafforzamento di Frontex" per un "assorbimento dell'operazione Mare Nostrum in una cornice Ue" e come "elemento strategico" una "più forte cooperazione tra politica interna e politica estera" dell'Ue.
"Se il tema delle frontiere diventerà centrale, e noi pensiamo che lo sia, l'agenzia che realizza gli obiettivi dell'Unione, non può restare 'una piccola agenzia, con poche risorse' (così il commissario Ue Malmstrom aveva definito Frontex al consiglio informale di Milano, ndr), occorre una scelta politica per il rafforzamento della struttura e su questo il Parlamento Ue" può fare la sua parte.
Per quanto riguarda la lotta al terrorismo c'è “grande preoccupazione per i lonely wolf (lupi solitari, ndr) e i foreign fighters” (combattenti Ue in teatri di guerra come la Siria, ndr). Tra le priorità Alfano ha indicato "il rafforzamento della lotta al terrorismo", elemento che sarà tra quelli al centro di una "revisione della strategia di sicurezza interna Ue, da definire entro il 2014".
GOZI, VALUTARE FUNZIONAMENTO TRATTATO LISBONA - Bisogna compiere una "valutazione del funzionamento del Trattato di Lisbona e del suo stato di attuazione", anche alla luce delle nuove priorità Ue e del risultato delle elezioni europee, in particolare rispetto ai settori dell' "economia, immigrazione e diritto d'asilo, e politica industriale". Così il sottosegretario Sandro Gozi nell'illustrare le priorità della presidenza italiana dell'Ue. Concretamente, andrebbe migliorato il funzionamento del Consiglio affari generali nel garantire un adeguato seguito alle decisioni prese ai vertici Ue, mentre il Consiglio competitività, ora "molto frammentato", dovrebbe diventare un "Consiglio dell'economia reale in parallelo all'Ecofin su economia e finanza". "Sappiamo che è un dibattito difficile e divisivo, ma è giunto il momento di farlo", ha sottolineato Gozi davanti alla commissione affari costituzionali dell'Europarlamento.
Questa mattina è inoltre intervenuto il ministro Pier Carlo Padoan davanti alla commissione affari economico-finanziari.
Leggi l'articolo completo su ANSA.it