BRUXELLES - MasterCard non può applicare le commissioni interbancarie multilaterali (Cim) che vengono pagate dalla banca dell'esercente a quella dell'acquirente per i pagamenti con le sue carte di credito. La Corte di Giustizia europea ha respinto il ricorso presentato da MasterCard contro la sentenza del 24 maggio 2012 del Tribunale Ue che confermava la validità della decisione della Commissione che il 19 dicembre 2007 aveva dichiarato le Cim contrarie al diritto della concorrenza.
Secondo la Commissione le Cmi producono l'effetto di fissare una soglia alle spese fatturate e costituiscono per questo una restrizione alla concorrenza sui prezzi. Il Tribunale aveva confermato tale punto di vista ed oggi la Corte di Giustizia lo ha ribadito. I giudici di Lussemburgo hanno anche rilevato che "le conseguenze negative sul funzionamento del sistema MasterCard in assenza di Cmi non implicano, di per sé, che le Cmi debbano essere considerate obiettivamente necessarie poiché il tribunale aveva accertato, in maniera soddisfacente, che il sistema rimaneva in condizione di funzionare in assenza di tali commissioni".
Corte Giustizia Ue dà torto a MasterCard, no a commissioni
Confermata validità decisione Commissione europea