Tra le due c'e' sempre stato grande feeling anche personale.
Stasera Mogherini le fara' anche un regalo personale, un oggetto in ceramica, Villeroy and Boch. Del resto, il passaggio delle consegne, seppure non formale, era iniziato perfino prima che Mogherini venisse eletta: in quel 30 agosto, prima che il Consiglio europeo la nominasse, Mogherini era a Milano, per un vertice informale. E quel pomeriggio raggiunse Bruxelles grazie a un passaggio aereo sul volo proprio della stessa Ashton. Ma stasera si sancisce una svolta dal punto di vista non tanto politico, sono ambedue progressiste, quanto generazionale.
La prima 'lady Pesc' della storia delle istituzioni di Bruxelles, nasce nel marzo 1956, pochi mesi prima che l'Unione Sovietica reprimesse con i carri armati nelle strade di Budapest la rivoluzione ungherese di Imre Nagy, uno dei momenti piu' drammatici del 'Secolo Breve'. Il ministro degli Esteri Italiana, e' invece del '73, l'anno del golpe in Cile.
Quell'anno Catherine, a 17 anni, si prepara ad andare all'Universita', il Bedford College alla London University. Alla sua eta', Mogherini, assisteva invece carica di speranza e emozione, come tutti i ragazzi della sua eta', al crollo del muro di Berlino e nei mesi successivi alla fine della Guerra Fredda. La Ashton a 51 anni diventa diventa leader della Camera dei Lord, mentre, in questo parallelo immaginario, Mogherini, molto piu' giovane, a soli 41 anni, viene nominata alla guida della Farnesina. Oggi i destini di queste due donne, una cresciuta tra le tragedie del ventunesimo secolo, l'altra esponente della 'generazione Erasmus' s'incrociano in un momento cruciale della politica estera mondiale, con l'Europa chiamata a recuperare un ruolo in un mondo sempre piu' multilaterale, interdipendente e complicato. Deve far sentire la sua voce, dopo troppe occasioni mancate. (ANSA).
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