(ANSA) - BRUXELLES, 27 MAR - I Paesi Ue sono divisi sulle misure da prendere contro la Xylella, il batterio killer degli ulivi della Puglia, e rischia così di slittare la loro adozione inizialmente preventivata per fine aprile. È quanto emerso dalla riunione del Comitato permanente sulla salute delle piante, secondo quanto si apprende da fonti comunitarie.
E nelle zone oggetto di eradicazioni, non potranno essere immediatamente ripiantate le specie sensibili alla Xylella. C'è poi, altro nodo, il divieto assoluto di movimento di piante vive tranne su specifica autorizzazione delle autorità italiane e purché ne sia garantita la tracciabilità, e un giro di vite anche nei confronti di quelle provenienti dai paesi terzi.
Al momento, riferiscono le fonti comunitarie, "non c'è una maggioranza qualificata" necessaria tra i 28 per il via libera alle misure, e "servono ancora negoziati prima di arrivare a una decisione". I test di patogenicità sono tuttora in corso e Bruxelles aspetta i risultati delle analisi italiane, nonché l'ulteriore parere dell'Efsa. Secondo i dati in possesso della Commissione è la Xylella ad aver causato l'arrivo di alcuni funghi e poi la morte delle piante e non il contrario, come sostenuto da alcune associazioni, a cui sono però state chieste le prove scientifiche. "Si sa poco sulla Xylella - riconoscono le fonti - siamo aperti a qualsiasi contributo per trovare soluzioni" e "pronti a tenerne conto nelle nostre valutazioni", ma "dobbiamo basare le nostre decisioni su fatti, cifre e scienza".
Xylella, Paesi Ue divisi su misure contro batterio killer
Rischio slittamento adozione prevista a fine aprile