La procedura d'esame delle due domande di deroga non è stata ancora completata e difficilmente ciò potrà avvenire prima di un paio di settimane. Tuttavia, l'esame dei due dossier in questi ultimi mesi è andato avanti ed ora sono state confermate le indiscrezioni secondo le quali c'è un orientamento 'non positivo' verso la reverse charge. Mentre verso lo split payment ci sarebbe un approccio più possibilista.
La procedura in corso prevede che la Commissione presenti al Consiglio Ue le sue proposte per la concessione delle deroghe richieste oppure delle comunicazioni contenenti le sue obiezioni all'accoglimento delle richieste. Per essere definitivamente accolta, qualsiasi domanda di deroga deve infatti essere approvata all'unanimità dal Consiglio. A Bruxelles si ricorda poi che sulla cosiddetta reverse charge pesa negativamente il precedente della Romania che si è vista già respingere un'analoga richiesta di deroga. (ANSA).
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