BRUXELLES - "Ikea affronti la discussione sulle loro pratiche fiscali, in modo pubblico, davanti al Parlamento europeo, non a cena in un ristorante". Così Roberto Gualtieri (Pd), presidente della Commissione economica e componente della Commissione speciale sul tax ruling, reagisce al gigante del mobile svedese che giorni fa ha invitato tutti gli eurodeputati che indagano sul Luxleaks a cena, in un ristorante greco di Bruxelles. Una scelta decisamente inopportuna che è naufragata, dopo la protesta unanime degli europarlamentari.
"In seguito alle inchieste sullo scandalo Luxleaks - chiarisce Gualtieri all'Ansa - la Commissione speciale del Parlamento europeo sui tax rulings (TAXE) ha invitato una lista di compagnie multinazionali ad un'audizione pubblica per ottenere informazioni in merito alle loro pratiche fiscali: numerose aziende hanno però rifiutato l'invito, e tra queste figura anche il gruppo Ikea, che da solo copre più di 100 pagine del documenti relativi allo scandalo Luxleaks. Sicuramente - sottolinea Gualtieri - la sede adeguata per affrontare una discussione sulle pratiche fiscali è proprio la commissione parlamentare TAXE e non è sufficiente un invito a carattere informale, a cena fuori, come quello che il gruppo Ikea ha proposto agli europarlamentari. Per questo motivo come deputati del gruppo S&D non intendiamo accettare questo comportamento; si tratta - conclude - di una questione di trasparenza nell'interesse dei cittadini, per far sì che i responsabili delle multinazionali coinvolte siano chiamati ad esprimersi esclusivamente nel corso di un'audizione pubblica. Come già dichiarato in occasione della recente audizione di Jean-Claude Juncker presso le commissioni ECON e TAXE, abbiamo inoltre richiesto una reazione ufficiale da parte del Parlamento europeo, che dovrebbe considerare la possibilità di ridurre l'accesso per attività di lobbying a queste grandi aziende se non intendono fornire informazioni sulle loro pratiche fiscali."
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