BRUXELLES - La palla è ora nel campo del Parlamento Ue, che potrà approvare o respingere in toto l'accordo sui nuovi test su strada per le emissioni auto. Questo non consente, come molti hanno criticato, un superamento indefinito dei limiti delle emissioni anche oltre il 2020, in quanto è prevista una clausola di revisione annuale per valutare i progressi tecnici in base a cui è possibile ridurre sino ad eliminare la soglia di tolleranza. Così la Commissione Ue si difende dalle accuse di avere ceduto alle lobby dopo l'intesa al ribasso raggiunta ieri tra gli Stati membri.
La procedura prevede ora lo "scrutinio regolamentare" entro tre mesi da parte del Consiglio e degli eurodeputati, che possono bocciare l'accordo se ritengono che questo vada al di là della legislazione europea che deve attuare. Secondo ambientalisti e alcuni gruppi politici, questo superamento per una durata indefinita degli 80 milligrammi di ossidi di azoto del 50% anche dopo il 2020 equivale di fatto a una modifica della legislazione Ue del 2007.
Leggi l'articolo completo su ANSA.it