BRUXELLES - "Non ci aspettavamo che il presidente Juncker facesse indossare alla sua Commissione l'abito del gendarme, in un momento in cui tanti governi non hanno ottemperato agli obblighi di redistribuzione dei richiedenti asilo in Europa". Così David Sassoli, vicepresidente del Parlamento europeo, commenta la decisone della Commissione europea di aprire una procedura d'infrazione contro l'Italia per la mancata identificazione di una parte dei migranti.
"La Commissione europea ha compiuto un gesto autolesionista. Il nostro Paese ha fatto il massimo e molto di più di quanto hanno fatto finora tanti paesi europei. Abbiamo impiegato uomini, mezzi e risorse per salvare tante vite umane in nome di valori europei e per rispettare le norme del diritto internazionale. Invece di concentrarsi sulle modifiche al Trattato di Dublino - conclude Sassoli - la Commissione europea colpisce l'Italia e offre sponda a quanti in questi anni chiedevano respingimenti e chiusure delle frontiere in un momento in cui il vento nazionalista torna a soffiare con prepotenza".
Leggi l'articolo completo su ANSA.it