BRUXELLES - Un "nuovo segnale d'allarme" per l'Ue al quale bisogna rispondere "correggendo e invertendo le politiche di austerità". Così il presidente del gruppo socialdemocratico (S&D) all'Europarlamento, Gianni Pittella, commenta il risultato del voto in Spagna. A inizio 2016, secondo Pittella, bisognerà quindi procedere a una "messa a punto" dell'agenda Juncker per "sgombrare il campo dai tentativi dei falchi del rigore di tornare a politiche d'austerità" che potrebbero stroncare sul nascere la ripresa.
Il risultato elettorale in Spagna, così come quello dal primo turno delle elezioni francesi, indica l'esistenza, osserva Pittella, di una "considerevole area di sfiducia e reazione a una sfascio economico e sociale provocato da politiche di austerità". Davanti a questa realtà diffusa che prende forme diverse a seconda dei Paesi, il presidente del gruppo socialdemocratico evidenzia l'esigenza di "intensificare l'azione avviata con il Piano Juncker e la flessibilità" sottolineando che quest'ultima, "non può essere applicata a giorni alterni in base agli umori di Bruxelles".
In questo contesto, secondo il presidente del socialdemocratici all'Europarlamento, va letta l''offensiva' lanciata da Matteo Renzi al vertice Ue della scorsa settimana. Un'iniziativa messa in campo non per "distruggere", ma per "cambiare le politiche economiche e sociali europee e un sistema di comando unilaterale assolutamente inadeguato e per noi inaccettabile".
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