BRUXELLES - Dai rimpatri di tutti i migranti illegali alla liberalizzazione dei visti, questi i punti principali dell'intesa raggiunta tra Ue e Turchia.
* RIMPATRI E GARANZIE LEGALI - Tutti i nuovi migranti irregolari che arrivano dalla Turchia nelle isole greche dal 20 marzo saranno riportati nel Paese della Mezzaluna. "E' esclusa ogni forma di espulsione collettiva" e saranno "rispettati gli standard internazionali" e "il principio di non respingimento". Ogni richiesta di asilo sarà trattata individualmente e in cooperazione con l'Unhcr. Si tratta di una misura "temporanea e straordinaria per porre fine alla sofferenza umana e ripristinare l'ordine pubblico".
* MECCANISMO 'SCAMBIO UNO PER UNO' - "Per ogni siriano che verrà riportato in Turchia dalle isole greche un altro siriano sarà reinsediato nella Ue seguendo i criteri di vulnerabilità dell'Onu. Per i reinsediamenti, si aggiunge, "sarà data priorità" ai siriani "che non sono entrati o non hanno provato ad entrare nella Ue irregolarmente".
* CAPITOLO SOLDI - "La prima lista di progetti concreti per i rifugiati (che riguarderanno i settori di salute, educazione, infrastrutture e costi per la vita) sarà identificata da Ue e Turchia entro una settimana" e una volta che i primi tre miliardi di euro saranno stati usati in pieno "la Ue mobiliterà finanziamenti addizionali per altri tre miliardi di euro entro la fine del 2018".
* PROCESSO ADESIONE UE - L'apertura di un nuovo capitolo negoziale per l'adesione della Turchia all'Ue dovrà avvenire "durante la presidenza olandese", ovvero entro il 30 giugno. La Commissione Ue "presenterà una proposta" per l'apertura del capitolo 33 "ad aprile". E' stato concordato anche che "il lavoro preparatorio per l'apertura di nuovi capitoli continuerà ad un ritmo accelerato, senza pregiudizio per gli Stati membri".
* LIBERALIZZAZIONE DEI VISTI - Per l'accelerazione della "liberalizzazione dei visti per i cittadini turchi, da compiere al più tardi entro la fine di giugno 2016", Ankara dovrà fare tutti i passi necessari "entro fine aprile", e quindi soddisfare i 35 criteri mancanti, affinché "la Commissione Ue possa fare una proposta in base alla quale Parlamento europeo e Consiglio possano prendere la decisione finale".
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