"Dopo la soluzione sul fronte della rotta balcanica sappiamo che si potrebbe riaprire quello del Mediterraneo centrale: siamo pronti a dimostrare solidarietà a Italia e Malta". Lo ha detto il Presidente del Consiglio Ue, Donald Tusk alla Plenaria di Strasburgo, secondo il quale "senza l'accordo con la Turchia sarebbe crollato Schengen, ci sarebbe stato il caos politico e avremmo avuto l'avanzare dei populismi".
Per Tusk. "l'intesa prevede l'esame delle posizioni dei singoli ed esclude le espulsioni di massa. Sono consapevole - ha aggiunto - dei tanti dubbi etici e legali ma questi dubbi svaniranno se verrà applicato tutto l'accordo nei suoi dettagli. Tutto dipenderà da come verrà messo in pratica". Dal canto suo, intervenendo in aula, il presidente della Commissione Jean Claude Juncker ha osservato che "il principio della solidarietà e il faro della riforma del sistema di asilo europeo: nessun Paese deve essere lasciato solo e la carta geografica non può essere il criterio determinante delle scelte". "Bisogna chiarire quale stato membro deve essere responsabile della procedura di richiesta asilo. Quindi è necessario garantire che ogni uomo, donna, bambino riceva lo stesso trattamento dignitoso ovunque si trovi. Infine - ha aggiunto Juncker - ogni richiedente asilo deve rimanere nel Paese in cui è stato accolto in modo che il sistema funzioni".
Avramopoulos, riforma Dublino non sarà cosmetica - "Non vogliamo fare una riforma di Dublino solo cosmetica: a tutti è chiaro che il sistema attuale non è sostenibile. La soluzione non sarà facile, ma dobbiamo collaborare assieme, sia tra istituzioni europee, sia tra Stati membri". Lo ha detto il Commissario alla migrazione, Dimitris Avramopoulos, intervenendo alla Plenaria di Strasburgo. "Se vogliamo far cessare l'immigrazione illegale - ha aggiunto - dobbiamo aprire le rotte legali. E per questo serve la solidarietà di tutti".
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