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Salvini, Ttip criminale, Renzi indegno come Hollande

Ue-Turchia: leader Lega Nord, con regime Ankara non si tratta

Un momento della conferenza stampa con Salvini e Le Pen

Redazione Ansa

BRUXELLES - Col trattato Ttip "è in corso un evidente tentativo di genocidio dei popoli che vivono in Europa e se Hollande è indegno, Renzi lo è altrettanto perché è stato il primo a dire, a pacchetto chiuso, 'bene, ce lo portiamo a casa, quindi non so chi, tra francesi e italiani, è messo peggio in quanto a presidente del Consiglio al servizio di altri e non dei suoi cittadini". Lo afferma Matteo Salvini in una conferenza stampa assieme a Marine Le Pen, in cui il gruppo Enf del Parlamento europeo di schiera contro il trattato di libero commercio Ue-Usa definito "criminale" dal leader ed eurodeputato della Lega Nord.

 

"Con Trattati ed una moneta sbagliati, un'immigrazione incontrollata e con un'invadenza islamica, accompagnata e finanziata, è in corso un tentativo di genocidio dei popoli europei", aggiunge Salvini concludendo di sperare che "tedeschi, britannici, italiani, francesi, austriaci e polacchi tirino su la testa prima che sia troppo tardi, perché purtroppo la maggioranza di questo Parlamento e di questa Commissione è pagata dai cittadini europei per fare gli interessi di altri".

 

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Ue-Turchia: Salvini, con regime Ankara non si tratta - Per Matteo Salvini, la Ue dovrebbe trattare e collaborare con la Russia, non con la Turchia. Lo afferma parlando con i giornalisti a margine di una conferenza stampa tenuta al Parlamento europeo con Marine Le Pen e gli altri esponenti del gruppo EFN, tenuta per denunciare come "criminale" l'accordo Ttip di libero commercio tra Ue e Usa. "Io - dice il segretario ed eurodeputato della Lega Nord - con la Turchia non mi metterei neanche al tavolo a discutere. Con un regime che di democratico non ha nulla, che usa l'immigrazione clandestina come arma di ricatto, che occupa militarmente metà di uno stato membro dell'Unione come Cipro e che non riconosce il genocidio di un milione e mezzo di armeni, io non bevo neanche un caffè. Quindi, per quanto mi riguarda, ogni discussione con la Turchia è priva di ogni fondamento".

 

A chi fa notare che i principi esposti per respingere il dialogo con la Turchia dovrebbero valere anche per la Russia, Salvini risponde: "No, no, no, attenzione: io preferirei di gran lunga che questo Parlamento dialogasse, commerciasse e collaborasse nell'antiterrorismo con la Russia e non con la Turchia" perché, specifica, "la Russia fino a prova contraria non occupa nessuno stato membro della Ue, a meno che la Crimea non sia diventato membro stanotte" e Mosca, continua, "è molto più vicina a noi nella lotta al terrorismo islamico rispetto alla Turchia, che il terrorismo islamico lo finanzia". "Quindi - conclude - non ho dubbio alcuno su chi sceglierei tra Russia e Turchia".

 

Fpo vuole riunire Tirolo? Sempre a favore referendum - "Io sono perché i cittadini possano scegliere liberamente tramite referendum sempre, comunque e dovunque". Così Matteo Salvini, a margine di una conferenza stampa con Marine Le Pen e l'esponente della Fpo austriaca, che auspica un referendum per riunificare il Tirolo, riportando l'Alto Adige in Austria. "Se in Sardegna, o in Salento, in Friuli, in Tirolo, in Quebec, in Bretagna o ovunque vogliono votare per la loro autonomia, sono liberi di farlo" aggiunge il segretario ed eurodeputato della Lega Nord, che al Parlamento europeo è nel gruppo ENF con Front National, Fpo ed altri partiti anti-euro ed anti-immigrazione.

 

Significa che l'Alto Adige dovrebbe votare per lasciare l'Italia? "L'Italia - risponde Salvini - dovrebbe essere competitiva in maniera tale da convincere chiunque che stare in Italia sia meglio. Mi metto nei panni di gente di confine che dall'Italia non ha molto, anzi in questo periodo ha un'immigrazione fuori controllo, e quindi legittimamente può aspirare alla libertà di scelta. Detto questo, il futuro del Tirolo non mi sembra la priorità di domani mattina". E a chi obietta che la provincia di Bolzano è quella che in Italia conserva più risorse fiscali, Salvini replica che "allora il problema non si porrà: se ricevono più di tutti gli altri staranno tranquilli dove sono da tempo, immagino".

 

Berlusconi? Voglio sfidare Renzi guardando a futuro - "Io ho voglia di sfidare Renzi guardando al futuro, non guardando al passato. Quindi, se ci sono i Fini, gli Alemanno, i Casini non è il centrodestra a cui penso. Penso che le distinzioni tra destra e sinistra siano sempre più inutili. Le distinzioni le faccio fra chi è servo di questa Europa e chi invece ci tiene alla sovranità e alla libera scelta del popolo italiano. Quindi, quando Berlusconi vorrà confrontarsi sul futuro io ci sono. Se vuole guardare al passato non ci sarò". Così Matteo Salvini commenta da Strasburgo il programma del centrodestra di Silvio Berlusconi.

 

Unioni civili: obiezione di coscienza è possibilità - "A me interessa che il Parlamento si occupi di altro. Hanno già perso troppo tempo sulle unioni gay, le adozioni gay e quant'altro. I sindaco della Lega applicano la legge finché la legge è ritenuta equa. E se la legge non è ritenuta tale, l'obiezione di coscienza è assolutamente una possibilità in campo. Detto questo, i problemi di Roma sono ben altri che non le unioni civili: Roma è una città abbandonata, derubata e disastrata. Io conto che con Giorgia Meloni qualche passo in avanti si farà". Così Matteo Salvini risponde, a margine di una conferenza stampa tenuta con Marie Le Pen al Parlamento europeo, a chi chiede un commento sull'annuncio di Alfio Marchini, che se eletto sindaco non celebrerà matrimoni gay. 

 

Parisi? Le polemiche non mi toccano - Con Parisi "va tutto bene, a Milano fortunatamente va tutto bene, le polemiche non mi toccano". Così Matteo Salvini risponde a chi chiede un commento dopo la presa di posizione del candidato sindaco del centrodestra, Stefano Parisi, che ha usato toni molto duri nei confronti della scelta della Lega Nord di candidare al Municipio 8 Stefano Pavesi, militante del gruppo di estrema destra Lealtà e Azione. 

 

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