BRUXELLES - Per le organizzazioni agricole e cooperative dell'Ue (Copa e Cogeca), la decisione presa dalla Commissione europea di estendere di un anno il sostegno al settore ortofrutticolo causa l'embargo russo, ''è un passo nella buona direzione ma non basta minimamente ad esercitare un impatto o a compensare i produttori per le loro perdite''. In particolare, sottolinea il segretario generale di Copa e cogeca, Pekka Pesonen, ''risulta inaccettabile che la Commissione abbia ridotto del 70% le quantità ammissibili per il sussidio nell'ambito del nuovo regime di aiuti Ue e che la compensazione ai produttori per i ritiri sia così bassa''. Anche in considerazione del fatto - ha aggiunto - che i prezzi non sono ancora aumentati e le esportazioni a marzo risultano ancora inferiori rispetto ai livelli precedenti''.
Agricoltori e cooperative chiedono quindi all'Esecutivo Ue di fissare i quantitativi di ortofrutta attribuiti agli Stati membri per beneficiare del sostegno in base sia ai volumi esportati precedentemente verso la Russia, sia alla loro produzione. Ma anche, di aumentare il livello dell'aiuto compensativo per il ritiro della produzione dal mercato, dando priorità a soluzioni alternative rispetto alla distribuzione gratuita. E ancora, garantire che le scadenze per il pagamento degli agricoltori vengano abbreviate. Infine, aumentare da 3mila a 5mila tonnellate il volume di prodotti per Stato membro, lasciando più flessibilità ai Paesi.
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