Rubriche

Banche: Padoan, non sono in agenda Eurogruppo-Ecofin

Dijsselbloem, crisi Italia non è acuta

Banche: Padoan, non sono in agenda Eurogruppo-Ecofin

Redazione Ansa

BRUXELLES - "Le banche europee e italiane non sono all'ordine del giorno né dell'Eurogruppo né dell'Ecofin": lo ha detto il ministro dell'economia Pier Carlo Padoan entrando all'eurogruppo, dicendosi "sorpreso dai media italiani". Il ministro ha ribadito che "il governo italiano sta lavorando per predisporre, e in parte lo ha già fatto, strumenti precauzionali che come dice la parola saranno usati solo se necessario". "Questi sono i fatti, volevo ristabilire un attimino il focus sui fatti", ha concluso Padoan. "Non sono sorpreso dal prezzo delle azioni, viviamo da tempo in tempi di volatilità, compresa la Brexit, sono invece sorpreso che tutti i media pensino che ci sia in agenda qualcosa sulle banche all'Ecofin, ma non c'è niente in agenda", ha specificato Padoan entrando all'Eurogruppo.

 

"I risparmiatori saranno salvaguardati dal Governo italiano, i contatti con le autorità europee continuano positivamente come sempre è stato in questo periodo", ha detto Padoan rispondendo a chi gli chiedeva a che punto fossero i contatti con la Commissione. Precisando di non essere a conoscenza del piano da 150 miliardi evocato da Deutsche Bank, il ministro ha spiegato che "c'è già uno strumento per la liquidità, vedremo altri strumenti sempre di tipo precauzionale".

 

La crisi delle banche italiane è legata alle sofferenze e "non è acuta e questo ci dà il tempo di trovare una soluzione": lo ha detto il presidente dell'Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem, precisando che "le regole sono chiare", e in questo quadro "una soluzione è sempre possibile", purché si rispetti il quadro regolatorio. "La facilità con cui alcuni banchieri chiedono denaro pubblico è problematica, perché ci servono leader nelle banche che affrontino i problemi invece di andare dai governanti presentando le loro richieste", ha detto Dijsselbloem rispondendo a chi gli chiedeva un commento sulla richiesta di Deutsche Bank. "I problemi delle banche devono essere risolti dalle banche e nelle banche", ha detto Dijsselbloem. "Ci saranno sempre banche che chiedono di mettere denaro pubblico per ricapitalizzare, ma noi ci opporremo fortemente perché è una misura che colpisce i contribuenti e aumenta il debito in Paesi già altamente indebitati", ha aggiunto il presidente dell'Eurogruppo.

 

"Stiamo lavorando in stretto contatto e costruttivamente con le autorità italiane, ci sono diverse modalità in cui questo (caso, ndr) può essere affrontato se dovessero emergere problemi di liquidità o di capitale, nel rispetto delle regole europee e senza danneggiare la stabilità finanziaria o gli investitori non istituzionali": lo ha detto il vicepresidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis a margine dell'Eurogruppo, rispondendo a una domanda sulle banche italiane.

 

"Non bisogna speculare (su quello che sarà deciso, ndr) prima del risultato dello stress test dell'Autorità bancaria europea che sarà reso noto il 29 luglio, sappiamo quali sono le regole per gestire le difficoltà delle banche e questa è la cosa più importante": lo ha detto il ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schaeuble entrando all'Eurogruppo e rispondendo a una domanda sul caso italiano.

 

Eurogruppo ed Ecofin per ora "non possono decidere niente sul Brexit, perchè finchè non c'è un articolo 50 attivato non c'è negoziato possibile", ma la riunione di oggi servirà per "comprendere gli stati d'animo, l'atmosfera, le posizioni degli uni e degli altri" sul tema. Lo ha affermato in un briefing stampa il ministro francese delle Finanze, Michel Sapin.

 

Leggi l'articolo completo su ANSA.it