BRUXELLES - "Da parte nostra ci atteniamo all'accordo" siglato con la Turchia, "speriamo che l'altra parte faccia altrettanto". Così Alexander Winterstein, portavoce della Commissione Ue a chi chiede di commentare la dichiarazione del premier bulgaro Boiko Borissov oggi a Istanbul per incontrare il primo ministro turco Binali Yildirim. Borissov ha infatti messo in guardia su una possibile nuova ondata di profughi dalla Turchia, se l'Ue non concederà lo stop dei visti.
Dopo il viaggio in Turchia, Borissov vedrà domani la cancelliera tedesca Angela Merkel a Berlino, per parlare anche della crisi dei migranti. Un incontro tra Merkel ed il presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker, sempre a Berlino, è in agenda per il 2 settembre. Intanto, la pubblicazione della "prossima relazione sui progressi fatti da Ankara sulla roadmap per la liberalizzazione dei visti è prevista per settembre", spiega la portavoce Natasha Bertaud.
"Negli ultimi due giorni una delegazione di alto livello di esperti del Servizio di azione esterna e della direzione generale Affari interni è stata in Turchia per parlare dei negoziati di accesso all'Ue e di liberalizzazione dei visti. I risultati di questi colloqui confluiranno nel report di settembre", specifica Bertaud. Secondo la scorsa relazione, restavano ancora cinque criteri da rispettare", alcuni con limiti temporali oggettivi di applicazione, per questo la finestra è stata ampliata. "Dei cinque, l'accordo di riammissione tra l'Ue e la Turchia è ormai entrato in forza". L'ostacolo principale sembra essere ancora la revisione della legge anti-terrorismo.
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