BRUXELLES - La Commissione Ue ha raggiunto una soluzione con l'Italia, la Spagna, il Portogallo e la Grecia sul tema delle Dta (le imposte differite attive) delle banche per la quale lo scorso anno aveva acceso un faro per la possibile configurazione di forme di aiuti di stato. Le Dta sono imposte pagate anticipatamente dalla banca in qualità di contribuente e che saranno recuperate in esercizi futuri. "Negli scorsi due anni - spiega la Commissaria Margrethe Vestager "abbiamo lavorato con i quattro paesi Italia, Spagna, Grecia e Portogallo per fare fronte ai timori per la concorrenza". "Tutti i 4 stati - spiega - hanno posto fine alle distorsioni" e "questo caso mostra che una stretta cooperazione può aiutare a risolvere anche i problemi più difficili". I quattro paesi hanno così modificato la loro legislazione.
L'Italia lo ha fatto già nel 2015, l'ultimo è stato il Portogallo ad agosto di quest'anno. Per il nostro paese il cambio aveva visto il blocco di nuove garanzie pubbliche mentre a maggio di quest'anno il governo si era impegnato sullo stock esistente di Dta che non possono essere giustificati da pagamenti ulteriori di imposte. Le banche che ne beneficiano devono ora pagare una compensazione annua pari all'1,5% del totale della garanzia. Modifiche giudicate con favore dalla Commissione.
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