BRUXELLES - "Etias colmerà una lacuna" nella sicurezza Ue "grazie al controllo incrociato dei dati dei viaggiatori che non necessitano di visto". Così il vicepresidente vicario della Commissione Ue Frans Timmermans presentando la proposta sul nuovo Sistema europeo di informazioni e autorizzazione di viaggio (Etias).
Per effetto dell'Etias entrare nell'area Schengen, per tutti i cittadini provenienti da Paesi extra Ue che hanno un accordo di sospensione dei visti con l'Unione, costerà cinque euro. Il documento (sul modello del sistema Usa Esta) sarà valido per cinque anni e sarà richiesto a partire dei 18 anni. Etias sarà gestito dall'Agenzia Ue sulle Guardie di frontiera.
"Etias è il collegamento mancante nella gestione delle nostre frontiere", evidenzia il commissario Ue agli Affari Interni Dimitris Avramopoulos.
Secondo quanto spiegato il sistema Etias, che dovrebbe entrare in vigore fra tre anni, sarà in grado di mantenersi da solo, grazie alla tassa di cinque euro. I costi per sviluppare il sistema, sia a livello centrale che presso gli Stati membri, sono stimati in 212 milioni di euro, mentre la spesa annuale per la sua gestione viene individuata in circa 80 milioni di euro. Facendo un calcolo a spanne, sulla base del fatto che sono circa 30 milioni ogni anno i viaggiatori extra-Ue che entrano nell'area Schengen senza necessità di visto, il risultato si aggirerà sui 150milioni di euro.
I formulari che dovranno essere compilati dai viaggiatori prevedono in tutto 27 domande, divise in 4 o 5 categorie. Tra queste, il grado di scolarizzazione e l'occupazione. "Si tratta di un passo importante e intelligente per la sicurezza dei nostri cittadini", evidenzia Timmermans aggiungendo che sarà anche in grado di "agevolare il flusso turistico", spiega Avramopoulos.
Schengen: Timmermans, sistema Etias colma lacuna sicurezza
Avramopoulos, era anello mancante per gestione nostre frontiere