BRUXELLES - Attentati jihadisti con droni esplosivi: il nuovo rapporto sul terrorismo di Europol mette in guardia sul rischio che la tecnica, in uso nelle "crisi in Iraq e Siria, possa ispirare altri" arrivando anche in Europa. C'è inoltre preoccupazione per possibili attacchi con armi chimiche, biologiche, radiologiche e nucleari. Nella sua propaganda on-line l'Isis, nel 2016, ha sollecitato a queste azioni, condividendo tattiche (era stata diffusa anche una guida sull'estrazione della tossina della ricina) e obiettivi. Intanto Siria e Iraq continuano ad essere la palestra per i gruppi dell'Isis, ma anche di al-Qaeda (in competizione con i primi), che Europol ritiene abbiano, "volontari", "intenzione e capacità di mettere in atto attacchi di massa, complessi" in Occidente.
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