BRUXELLES - "Molto soddisfatto" per le misure "per i giovani agricoltori", per il "taglio di burocrazia che arriva con le nuove regole e ai miglioramenti apportati alla gestione del rischio". Così il ministro delle politiche agricole Maurizio Martina a margine del Consiglio agricoltura in corso in Lussemburgo annuncia lo sblocco del tormentato iter della parte agricola del regolamento 'Omnibus', che semplifica l'applicazione di alcune norme della riforma della Pac del 2013.
Le modifiche razionalizzano la gestione amministrativa della parte degli aiuti diretti vincolata al rispetto di pratiche agricole 'verdi', rendono più facile agli agricoltori l'accesso a strumenti di gestione del rischio come fondi mutualistici e assicurazioni e rafforzano la posizione delle organizzazioni dei produttori nella contrattazione con le altre parti della filiera. Se confermato dal prossimo negoziato tra le istituzioni Ue del 12 ottobre e dal comitato permanente agricoltura (16 ottobre), l'accordo dei Paesi dovrebbe garantire l'adozione delle nuove regole a partire dal nuovo anno.
La bozza di regolamento 'Omnibus' presentato dalla Commissione Ue alla fine del 2016 era stata ampiamente modificata dall'Europarlamento, con un rapporto firmato dall'italiano Paolo De Castro e dal tedesco Albert Dess, e il contributo del francese Michel Dantin. Dopo le iniziali riserve, i paesi Ue hanno trovato l'accordo su diversi emendamenti suggeriti dall'Europarlamento, tra cui il rafforzamento del ruolo delle organizzazioni dei produttori (contratti scritti obbligatori) per tutti i settori, analogamente a quanto già previsto nel pacchetto latte, e una maggiore flessibilità per identificare la figura dell'agricoltore in attività, necessaria a individuare i beneficiari degli aiuti Pac.
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