STRASBURGO - Il Parlamento europeo voterà domani una risoluzione sulla lotta alle molestie sessuali nell'Ue. Sette le mozioni dei gruppi, sulle quali si lavora a un testo di compromesso. Oggi il dibattito, in un aula semi-deserta con poche decine di deputati.
Molte parlamentari denunciano l'esistenza di molestie anche all'Eurocamera. "Dobbiamo rompere il silenzio che c'è anche in quest'aula", accusa ad esempio la svedese Malin Bjork (Gue/Ngl). "Il Parlamento, come ogni altro posto di lavoro, non è immune a questo fenomeno", afferma Daniela Aiuto (M5s)
"Il Parlamento continuerà a praticare una politica di tolleranza zero nei confronti di ogni forma di abuso". E' quanto scrive il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani in una risposta alla lettera a lui indirizzata da un gruppo di eurodeputati, assistenti e consulenti dei gruppi politici per denunciare abusi e molestie sessuali tra le mura del Parlamento. "Se dovranno essere prese sanzioni - aggiunge -, infliggerò la punizione più dura a chi infrange le nostre regole". Il comitato consultivo incaricato di ricevere denunce di molestie e abusi, annuncia Tajani nella sua lettera, si riunirà in via straordinaria domani per discutere i presunti abusi riportati dai media e "valutare quali misure devono essere prese per migliorare l'efficacia dell'assistenza alle vittime". "Questo parlamento - scrive ancora Tajani - ha un solido sistema per prevenire e rispondere alle molestie ed è determinato a combattere il fenomeno con grande fermezza. Ancora una volta, incoraggio chiunque sia vittima di comportamenti inappropriati a farsi avanti e a denunciarli immediatamente"
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