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Avramopoulos, la protezione delle vite umane è la priorità di Ue e Italia

Ribadita necessità alla Libia di migliorare urgentemente le condizioni

Avramopoulos, la protezione delle vite umane è la priorità di Ue e Italia

Redazione Ansa

BRUXELLES - "Proteggere vite ed assicurare un trattamento umano e dignitoso a tutti lungo le rotte migratorie resta la nostra priorità condivisa, delle Ue e dei suoi stati membri, in particolare dell'Italia". Lo dichiara all'ANSA in commissario per gli affari interni e l'immigrazione, Dimitris Avramopoulos, che ricorda di aver "ribadito" anche ieri a Berna al ministro degli interni libico, nella riunione del Gruppo di Contatto per il Mediterraneo centrale, "la necessità di migliorare urgentemente" le condizioni dei migranti in Libia.

 

"La Ue lavora sul terreno in Libia in piena cooperazione con i partner internazionali, comprese le Nazioni Unite, esattamente perché la nostra priorità è sempre stata e continuerà ad essere quelle di migliorare la situazione e la protezione dei migranti, combattere i trafficanti, salvare vite e creare canali legali verso l'Europa per colore che necessitano di protezione internazionale" afferma Avramopoulos in una dichiarazione in cui, dopo aver ricordato che "sostenendo il lavoro dell'Oim" la Ue è stata in grado di "aiutare oltre 10mila migranti a tornare volontariamente dalla Libia ai loro paesi di origine", Avramopoulos tra l'altro rivendica: "In questo fine settimana il primo gruppo di 25 tra le persone più vulnerabili con necessità di protezione sono state evacuate dalla Libia verso il Niger" per una futura "ulteriore ricollocazione".

 

"In altre parole, stiamo lavorando su tutti i fronti per risolvere la spaventosa situazione sul terreno in Libia e per proteggere tutte quelle persone disperate. E' solo grazie a questa cooperazione congiunta internazionale che stiamo ottenendo questi risultati" aggiunge il Commissario europeo, che conclude con un riferimento diretto alla dichiarazione dell'Alto Commissario Onu per i diritti umani, Al Hussein: "Prendo nota, ma spero anche che egli prenda nota dell'azione del suo collega Grandi e della dichiarazione congiunta che abbiamo sottoscritto ieri a Berna".

 

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