BRUXELLES - Bocciatura da parte degli ambientalisti dell'intesa raggiunta dai 28 sul Pacchetto 'Energia pulita', da cui arriva invece "carbone come regalo di Natale per tutti". "Per l'industria dei combustibili fossili il Natale è arrivato in anticipo, grazie ai ministri Ue che ieri si sono pronunciati in favore di sussidi persino per alcune tra le centrali a carbone più inquinanti d'Europa", ha dichiarato Luca Iacoboni, responsabile della campagna Energia e Clima di Greenpeace Italia. L'organizzazione ambientalista accusa inoltre l'Italia di aver "giocato un ruolo molto marginale". Il ministro per lo sviluppo economico Carlo Calenda, attacca nella sua nota Greenpeace, "assente a Bruxelles, ha infatti appoggiato tutte le richieste delle grandi aziende legate all'uso di carbone, petrolio e gas, boicottando completamente l'idea di supportare la produzione rinnovabile per i cittadini, le cooperative e i comuni". Questo è "un comportamento incomprensibile, visto che l'Italia abbandonerà il carbone entro il 2025 e ha tutte le possibilità per diventare leader nella produzione di energia da fonti rinnovabili", ha sottolineato Iacoboni. Anche il Wwf fa eco da parte sua sottolineando che i 28 hanno concordato di "permettere anche agli impianti a carbone più inquinanti di continuare a funzionare usando denaro pubblico". La presidenza estone dell'Ue, accusa il Wwf, ha preferito un "accordo veloce e sporco" la cui "eredità sarà di aver ritardato quello di cui la gente e il pianeta hanno bisogno, un sistema di energie rinnovabili efficiente e pienamente rinnovabile con i cittadini al suo centro".
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