STRASBURGO - La cultura può offrire un apporto importante per ritrovare un'unità d'intenti in Europa e istituzioni come le università possono e hanno un ruolo da giocare importante. Questo uno dei messaggi chiave che Michele Nicoletti (Pd), appena eletto presidente dell'assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa, ha lanciato nel suo discorso d'investitura. "Dobbiamo instancabilmente cercare ciò che ci unisce. E in questo può aiutarci la dimensione culturale e sociale della nostra vita" dichiara Michele Nicoletti, sottolineando come il sistema di protezione dei diritti umani in Europa non poggi solo "su documenti giuridici ma anche sulla poesia di Dante, i drammi di Shakespeare, la musica di Beethoven, i romanzi di Dostoevskij e Tolstoj".
"Nessun muro è riuscito a dividere l'umanesimo europeo che non può fare a meno di nessuno di questi apporti. E oggi, che abbiamo abbattuto i muri, dovremmo riuscire a far fiorire come non mai la ricchezza plurale di questo umanesimo" continua Nicoletti. Il neo presidente propone quindi all'assemblea parlamentare, in qualità di "custode dell'unità europea" di "rafforzare il ruolo della cultura europea" e di "stringere un'alleanza con il mondo della cultura, della scuola e delle università". Le università, dice Nicoletti "sono una creazione europea e hanno contribuito in grandissima parte alla costruzione di questa cultura comune, e per questo sarebbe bello se la nostra Assemblea e l'intero Consiglio d'Europa riuscissero a mobilitare tutte le università europee attorno ai valori di questo umanesimo europeo e a difesa dei diritti umani, della democrazia e dello Stato di diritto".
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