BRUXELLES - Le sanzioni economiche dell'Unione europea alla Russia "non vanno rinnovate nei prossimi mesi" perché finora hanno "solamente creato tantissimi problemi, ma non hanno risolto nulla". È la posizione che ha ribadito oggi a Bruxelles il presidente del Consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti (Lega), che insieme al consigliere Stefano Valdegamberi ha partecipato a un dibattito sui rapporti Ue-Russia organizzato dal Gruppo della sinistra unita europea.
"Le sanzioni alla Russia non sono coperte da nessuna risoluzione dell'Onu, e soprattutto sono un metodo ottocentesco di affrontare le situazioni internazionali", spiega Ciambetti, che insieme a una delegazione del Consiglio regionale - già più volte espressosi contro le sanzioni - è già stato due volte in Crimea fra il 2016 e il 2017. Le sanzioni "non stanno funzionando e in Veneto hanno provocato danni al settore agroalimentare, del mobile e a tante aziende che avevano trovato sbocco in Russia in un momento di crisi del mercato interno", afferma il presidente del Consiglio veneto, secondo il quale "quanto avvenuto in Crimea è frutto di una votazione democratica che ha sancito un diritto di autodeterminazione dei popoli".
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