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Barnier, pronta prima bozza accordo Brexit

Momento cruciale del negoziato, tempo stringe, accelerare

Barnier, pronta prima bozza accordo Brexit

Redazione Ansa

BRUXELLES - La prima bozza per l'accordo sulla Brexit è stata presentata oggi dal capo negoziatore di Bruxelles Michel Barnier. Si tratta, ha detto, del "progetto di testo sull'accordo di recesso adottato dal collegio dei commissari Ue, e che dovrà essere approvato dai 27 Stati e dal Parlamento europeo, prima di essere messo sul tavolo negoziale col Regno Unito". "E' un momento cruciale del negoziato", "che vogliamo concludere positivamente". Ma "se vogliamo che questi negoziati siano un successo dobbiamo accelerare. Il 30 marzo 2019, tra 13 mesi, il regno Unito non sarà più un Paese dell'Unione e dobbiamo organizzare" questa uscita "in modo ordinato. I tempi sono stretti tra oggi e l'autunno prossimo, quando dovremmo chiudere questo accordo" per avere poi i tempi per le ratifiche necessarie, ha spiegato.

 

"Permangono divergenze importanti" col Regno Unito "sul periodo di transizione. Le principali riguardano il trattamento dei cittadini, e l'applicazione delle norme europee, che devono essere le stesse per tutti, anche in questo periodo. Inoltre ci sono altri punti di disaccordo. La transizione non è un dato acquisito. Per questo è importante che la prossima tornata negoziale se ne occupi", ha avvertito Barnier.

 

Sulle frontiere irlandesi, uno dei punti più critici del negoziato, "cerchiamo soluzioni sane e semplici, per evitare che in Irlanda ci siano barriere fisiche, e per tutelare gli accordi" del Venerdì santo, ha evidenziato il capo negoziatore illustrando una delle tre opzioni per risolvere la questione delle frontiere irlandesi, il cosiddetto 'backstop', con cui si propone di trovare una coerenza normativa sul territorio dell'isola. "Ma siamo disponibili a prendere in esame anche altre soluzioni e siamo in attesa di ricevere elementi dalla Gran Bretagna", ha aggiunto. E nonostante l'obiettivo sia quello di trovare un accordo, l'Ue si prepara a "qualsiasi scenario" anche a quello di un insuccesso. Al "piano di emergenza" lavora il segretario generale della Commissione Ue Alexander Italianer.

 

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