BRUXELLES - "La sempre maggiore pervasività" di algoritmi basati sui dati personali "nelle nostre vite ha un impatto articolato sull'impegno civico nel processo decisionale e sulle barriere al coinvolgimento pubblico nei processi democratici" e provoca "una crisi di fiducia nell'ecosistema digitale". E' l'opinione all'indomani dello scandalo Facebook del Garante Ue della privacy Giovanni Buttarelli, secondo cui "è ora il momento di estendere la collaborazione tra i garanti per la privacy a quelli delle telecomunicazioni ed elettorali".
Sulle elezioni italiane, Buttarelli non si esprime. "Non è il mio ruolo indagare come questi dati" degli italiani su Facebook "siano stati utilizzati in pratica" nell'ottica di una potenziale manipolazione delle elezioni italiane, ma "il modo in cui il sistema funziona" dai likes alle fan page sino alla geolocalizzazione "è globale, è esattamente lo stesso, non c'è un approccio nazionale". Il rischio è quindi per le eruopee dell'anno prossimo. "Sono un importante test per tutti noi. Non siamo qui per allarmarvi, ma il problema è reale e urgente", ha detto Buttarelli, che ha emesso un'opinione su fake news, disinformazione e discorso d'odio proprio in concomitanza con lo scandalo Facebook.
Buttarelli ha avvertito le altre istituzioni Ue, affermando che l'Europarlamento è cosciente dei rischi e che è "impegnato ad andare più in profondità" anche con una commissione speciale a cui "offriamo il nostro sostegno".
Leggi l'articolo completo su ANSA.it