LUSSEMBURGO - Le decisioni possono essere prese con un voto a maggioranza qualificata, poiché è previsto legalmente, ma "la posizione forte della Commissione europea" è che si arrivi alla riforma del regolamento di Dublino attraverso "un accordo unanime". Così il portavoce della Commissione europea Margaritis Schinas, ha risposto ad alcune domande sulle prospettive del negoziato in corso per la riforma del sistema d'asilo europeo. Tre gli scenari che potrebbero emergere dal vertice dei leader dei 28, di fine giugno.
A Lussemburgo, dove i ministri dell'Interno dell'Ue domani torneranno a discutere del dossier ancora in stallo, fonti diplomatiche di diversi Paesi, fanno pronostici. Da un lato c'è chi, interpretando le parole della cancelliera Angela Merkel, vede una possibile soluzione attraverso una cooperazione rafforzata, da sviluppare attorno ad una coalizione di 'Paesi volenterosi', che porterebbe, tra la sue conseguenze una ridefinizione dell'area Schengen, di cui Italia e Paesi mediterranei farebbero parte.
Altri immaginano che l'ultima proposta di revisione del regolamento di Dublino, messa sul tavolo dalla presidenza bulgara, possa essere imposta con un voto a maggioranza qualificata. Altri ancora scommettono che nei prossimi mesi l'attenzione si sposterà su protezione delle frontiere esterne e rimpatri, col compito alla presidenza austriaca (al via a luglio) di rimettersi al lavoro sul dossier, ma con calma.
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