STRASBURGO - Un incontro "costruttivo" nel corso del quale il ministro per gli affari europei Paolo Savona ha tra l'altro "rassicurato" sul sostegno del governo all'Ue e all'euro, e il presidente della commissione per gli affari economici del Parlamento Ue Roberto Gualtieri ha sottolineato che sulla manovra, "i conti non tornano" e che messaggi "ambigui e contraddittori" indeboliscono la posizione dell'Italia. Questo, in sintesi, il bilancio di un'ora di colloquio a quattr'occhi svoltosi oggi a Strasburgo tra Savona e Gualtieri secondo quanto riferito dall'europarlamentare Pd.
"C'è bisogno di una politica a sostegno della domanda aggregata e degli investimenti a livello europeo", ha detto Gualtieri, ma la ricetta presentata dal governo "non sembra proprio rispondere" a questa esigenza. "Abbiamo chiesto che il governo sostenga le richieste di aumentare il bilancio Ue all'1,3% del Pil e per creare uno strumento europeo per combattere la disoccupazione". Gualtieri ha espresso a Savona tutte le sue riserve sull'ipotesi di cambiare lo statuto della Bce e ha messo in guardia dai rischi che si corrono a "mettere in discussione il principio di regole comuni di politica fiscale". Per il presidente della commissione affari economici del Parlamento europeo ciò potrebbe portare alcuni Paesi a sostenere la necessità di "un giro di vite nel trattamento prudenziale dei titoli del debito pubblico", una prospettiva finora evitata e che potrebbe nuocere molto al Paese e alle banche.
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