BRUXELLES - L'Italia è il Paese Ue che ha registrato il calo maggiore di domande di asilo nel 2018, pari a -61% rispetto al 2017. Nell'Ue le richieste d'asilo sono scese dell'11%.
Sono state nel complesso 580.800 le domande di asilo fatto in Ue nel 2018, in calo dell'11% dalle 654.600 del 2017, e pari a meno della metà del picco di 1.256.600 registrato nel 2015 in piena crisi dei migranti. Il livello di richieste di protezione internazionale è quindi pari ai livelli pre-crisi del 2014, sottolinea Eurostat. L'Italia ha ricevuto 49.200 domande, pari all'8% del totale, contro le 161.900 della Germania (28%), le 110.500 della Francia (19%) e le 52.700 della Spagna (9%). L'Italia ha quindi registrato il calo più significativo di tutti i 28, con 77.400 domande in meno rispetto al 2017 (-61%), seguita da Austria (-49%, 11.100 in meno), Svezia (-19%, 4.100 in meno) e Germania (-18%, 36.400 in meno). Chi ha visto invece schizzare le domande d'asilo rispetto all'anno precedente sono stati Cipro (+70%) e la Spagna (+60%), poi il Belgio (+29%), l'Olanda (+27%), la Francia (+20%) e la Grecia (+14%). I Paesi che invece, in base alla loro popolazione, hanno ricevuto proporzionalmente più domande sono Cipro (record con 8.805 domande per milione di abitanti), Grecia, Malta e Lussemburgo, mentre quelli che ne hanno ricevute di meno sono Slovacchia (28 per milione di abitanti), Polonia, Ungheria, Estonia e Lettonia. L'Italia è tredicesima tra i Paesi Ue (813 domande di asilo per milione di abitanti), la Germania ne ha 1.954, la Francia 1.644 e la Spagna 1.130. L'Italia è il secondo Paese Ue per domande d'asilo pendenti alla fine del 2018 (103.000, pari al 12% del totale Ue), preceduta di gran lunga dalla Germania (384.800, pari al 44%) e seguita dalla Spagna (78.700, 9%) e Grecia (76.300, 9%). In Italia i richiedenti asilo nel 2018 provengono principalmente dal Pakistan (7.315 domande sulle 49.165 complessive, pari al 15%), Nigeria (5.140, 10%) e Bangladesh (4.160, 8%).
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