BRUXELLES - E' ancora da capire se la bozza di intesa su "uno schema temporaneo" di ridistribuzione "per gli sbarchi" dei migranti salvati nel Mediterraneo, proposta da Francia e Germania, e bocciata da Italia e Malta a Helsinki, tornerà sul tavolo, con qualche aggiustamento, alla riunione convocata dal governo di Parigi, lunedì.
L'incontro che prevede anche una discussione sulla Libia, è aperto a tutti i ministri dell'Interno e degli Esteri dei 28, e vi sarà anche Dimistris Avramopoulos, che da tempo preme per arrivare ad una svolta sulla questione. A confermare la partecipazione del commissario Ue alla Migrazione è stato un portavoce dell'Esecutivo comunitario "salutando i progressi compiuti" nelle riunioni degli ultimi giorni. Nella bozza franco-tedesca, spiegano fonti diplomatiche europee che citano testuali, si "fissa un meccanismo di solidarietà per assicurare uno sbarco veloce dei migranti soccorsi nel porto sicuro più vicino", sulla base di un'intesa volontaria, rivolta ai Paesi Ue e Schengen, valida fino "a fine ottobre 2019" o, "a fine anno", che poggia su "un sistema veloce di screening per asilo e rimpatri, con la registrazione di tutti i migranti", "un ricollocamento veloce dei richiedenti asilo" e "rimpatri immediati per chi non ha diritto a restare col supporto di Frontex e Oim".
Secondo questa proposta, basata sul principio di "porto sicuro di sbarco più vicino" Italia e Malta si ritroverebbero ancora una volta a sostenere il peso di tutti i migranti in arrivo e gestire centri chiusi per i loro rimpatri. I ministri Matteo Salvini e Michael Farrugia puntano invece ad aprire hotspot in tutti i Paesi, con una redistribuzione obbligatoria dei migranti, rimpatri gestiti a livello europeo o ripartiti tra i 28, e più espulsioni attraverso la creazione di una lista di 'paesi sicuri' in modo che chi proviene da quei paesi venga rinviato a casa in modo automatico.
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