BRUXELLES - Sul Mes "la Commissione sarà chiamata a sorvegliare la coerenza delle spese che verranno effettuate e gli obiettivi di spesa sanitaria e prevenzione in campo sanitario", ha sottolineato il commissario. Il lavoro che stanno facendo i diversi gruppi tecnici "è rendere compatibile" regolamenti del passato, la "decisione politica" di Eurogruppo e Consiglio europeo, cioè che "le linee di credito siano a disposizione di tutti", e che c'è "un'unica condizionalità" per chi lo attiva.
"Il lavoro che stanno facendo diversi gruppi di lavoro è rendere compatibile con dei regolamenti che sono figli di epoca precedente quella che è la decisione politica presa dopo 17 ore di discussione dall'Eurogruppo e poi fatta propria dal Consiglio europeo. Quella decisione politica prevede che le linee di credito siano a disposizione di tutti gli Stati membri e che i Paesi che vogliono fare ricorso hanno come unica condizionalità, sulla quale la Commissione sarà chiamata a sorvegliare, la coerenza delle spese che verranno effettuate e gli obiettivi di spesa sanitaria e prevenzione in campo sanitario", ha detto Gentiloni. "C'è un gran lavorio su come adattare i regolamenti figli di un'epoca precedente a queste decisioni politiche, ma le decisioni politiche sono quelle che verranno poi rispettate", ha aggiunto, ribadendo che il Mes "è uno strumento orizzontale a disposizione di tutti, e che chi non lo vorrà usare non lo userà".
"La stima flash sul Pil della Ue è un'ulteriore indicazione che l'Europa sta attraversando uno shock economico senza precedenti in tempi moderni. E' vitale che la Ue sia all'altezza della sfida. Per questo ci serve un Recovery plan che sia sufficientemente ampio, mirato alle economie e ai settori più colpiti e attivabile nei mesi che vengono. Se non ora, quando?": così il commissario all'economia Paolo Gentiloni commenta i dati di Eurostat pubblicati oggi.
Sul Recovery fund è in corso "un lavoro tecnico", la sua tempistica "è legata all'entrata in vigore del bilancio Ue, ma l'esigenza di questo fondo è più urgente, perché i rischi per il mercato unico e le differenze tra Paesi si manifesteranno in autunno, non in primavera dell'anno prossimo, quindi bisogna trovare il modo, tecnicamente, per anticipare l'operazione", ha Gentiloni a un evento di +Europa.
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