BRUXELLES - Il Mes ha "condizionalità estremamente leggere", e "non ci sarebbe lo stigma" dei mercati "nemmeno se l'Italia fosse il solo Paese o uno dei pochi a chiederlo": lo ha detto Niels Thygesen, presidente dello European Fiscal board, il gruppo di esperti indipendenti incaricato dalla Commissione Ue di valutare l'attuazione delle regole del Patto di Stabilità. La questione dello stigma "è sopravvalutata", ha detto un altro dei membri del Fiscal board, perché "gli spread non salgono a meno che non ci fossero delle condizionalità fortissime".
Lo stimolo fiscale nazionale deve proseguire anche nel 2021, il ripristino del Patto di Stabilità deve essere rivalutato massimo entro la prossima primavera e le iniziative come Sure e Recovery fund dovrebbero trasformarsi in veri e propri strumenti di bilancio comuni: sono queste le raccomandazioni dello European Fiscal Board.
Per gli esperti, l'attivazione della clausola di salvaguardia del Patto avrebbe dovuto fornire indicazioni chiare sulle condizioni per la sua disattivazione. "Chiarimenti devono essere forniti entro la primavera del 2021 al più tardi", avvertono gli esperti, altrimenti si rischia uno scontro tra Commissione e Consiglio, oppure all'interno del Consiglio stesso cioè tra gli Stati, sull'opportunità o meno di ripristinare le regole. "Al momento non c'è ovviamente motivo di ripristinare" il Patto, aggiungono gli esperti.
Inoltre, la pandemia ha dimostrato ancora una volta la "difficoltà di gestire ampi shock con pochi strumenti comuni e soprattutto senza una capacità centrale di bilancio".