BRUXELLES - Sognava di diventare un cardiologo, ma si è suicidato a 14 anni in un centro per famiglie di profughi respinti a Glize, nella regione olandese del Limburgo. A raccontare la storia dell'adolescente siriano, Ali Ghezawi, sono stati gli stessi genitori, il padre Ahmad e la madre Aisha.
Tornati in Spagna, i Ghezawi erano stati invitati ad andarsene, a causa dei documenti scaduti, e una volta rientrati nei Paesi Bassi, si erano visti rifiutare di nuovo il permesso di soggiorno. "Quando abbiamo saputo che non potevamo rimanere in Olanda ad Ali è scattato qualcosa dentro", ha detto Aisha. "Non voleva più parlare o mangiare". Ali aveva già tentato il suicidio lo scorso anno, ma l'intervento del padre lo aveva salvato. Ieri invece Ali è riuscito nel suo disperato intento, così oggi il piccolo siriano che voleva diventare un medico è stato sepolto, nello strazio della famiglia.
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