BRUXELLES - Nel primo trimestre 2020 le attività che hanno sofferto di più sia in termini di ricavi che di occupazione sono state il commercio all'ingrosso e al dettaglio, i trasporti, l'accoglienza e i servizi di ristorazione, oltre alle attività artistiche, di intrattenimento, e ricreative. Le uniche attività che hanno invece registrato un'espansione, pur perdendo valore, sono state la comunicazione e l'informazione, la sanità, la pubblica amministrazione, l'istruzione e l'assistenza sociale. E' quanto emerge da un'indagine di Eurostat sull'impatto del Covid-19 sulle industrie Ue.
Nei primi tre mesi commercio all'ingrosso e al dettaglio, i trasporti, l'accoglienza e i servizi di ristorazione hanno perso circa il 6% del valore rispetto all'ultimo trimestre del 2019. E hanno perduto che il 5% delle ore lavorate, lo 0,5% di personale e il 2,5% di stipendi. Numeri ancora più drammatici per le attività artistiche, di intrattenimento, e ricreative: -6,1% del valore, -5,9% di ore lavorate, -1,9% di stipendi e -0,4% di personale. Forte calo delle ore lavorate anche nell'immobiliare (-4,8% circa), nell'edilizia (-3,2%) e nel manifatturiero (-2,9% circa).
Eurostat rileva invece che le attività legate all'informazione e alla comunicazione "hanno dimostrato un trend differente per numero di persone impiegate e compensi: entrambi hanno visto un aumento (+0,9% di occupati in più e +1,1% di compensi maggiori)". In misura ridotta lo stesso trend è stato rilevato anche nella PA, difesa, istruzione, sanità, e assistenza sociale (+0,3% occupati, +0,5% di stipendi maggiori). In ogni caso, sottolinea Eurostat, il valore lordo è sceso anche per queste attività.
Leggi l'articolo completo su ANSA.it