Gli eurodeputati della Commissione Salute ascoltano in audizione al Parlamento Europeo la direttrice generale del dipartimento Salute della Commissione Ue, Sandra Gallina, sui contratti per i vaccini contro il Covid-19. In particolare, i parlamentari europei interrogheranno la Commissione Ue sulle procedure per l'approvazione dei vaccini e il numero di dosi acquistate dall'Ue.
"La consegna delle dosi di vaccini sarà più ricca a partire da aprile. Nel secondo trimestre arriveranno molte dosi. Nel primo trimestre non sono tutte quelle che avremmo voluto, ma sono quelle che abbiamo negoziato". Così la direttrice generale del dipartimento salute e sicurezza alimentare della Commissione Ue, l'italiana Sandra Gallina, a capo dei negoziati con le case farmaceutiche.
"La Commissione europea non sta sostenendo la vaccinazione obbligatoria - ha aggiunto Gallina - non è l'approccio che raccomandiamo. Ma la competenza è degli Stati membri".
"Monitoriamo qualsiasi caso di effetto collaterale dei vaccini. Per il momento c'è stato solo un caso per Pfizer e dopo l'analisi si è capito" che l'effetto "non era legato al vaccino. Questi vaccini sono molto sicuri e danno poche reazioni, per questo molti scienziati dicono che è come essere passati dalla candela alla luce elettrica", ha sottolineato Gallina.
E sul vaccino di AstraZeneca aggiunto: "Se AstrAzeneca otterrà il via libera" per la commercializzazione del suo vaccino anti-Covid nell'Ue, "speriamo che la casa farmaceutica faccia le prime consegne due settimane dopo l'autorizzazione, proseguendo con due consegne al mese. Ma questo è tutto in divenire e deve essere discusso con gli Stati membri".
"I contratti paralleli" bilaterali per le dosi dei vaccini "di cui si è tanto parlato - ha precisato - non li ho visti e a mio avviso non esistono. In ogni caso è chiaro che le dosi per l'Ue vengono prima. Ogni lotto per l'Ue è stato attribuito ad un Paese pro-rata, in base alla popolazione. E se ci sono rinunce, anche questi vengono risuddivisi pro-rata".