BRUXELLES - "Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) ha creato un nuovo modulo nel Sistema europeo di sorveglianza in modo che gli Stati membri possano riferire" sulla loro campagna vaccinale. "Voglio cogliere l'occasione per esortare tutti a riferire all'Ecdc almeno due volte a settimana". Così la commissaria europea alla Salute, Stella Kyriakides ai ministri della Salute Ue al Consiglio informale in corso, spiegando che servirà a "sostenerli nell'enorme lavoro" che sono chiamati a svolgere.
"Dobbiamo urgentemente stabilire le priorità e accelerare sulle vaccinazioni - continua Kyriakides - Siamo all'inizio di questo percorso e, come previsto, la fornitura" delle dosi "nei primi mesi è limitata".
"Capisco le pressioni interne e le ansie dei vostri cittadini. So che lavorate tutti ventiquattr'ore su ventiquattro per garantire la rapida ed efficiente introduzione dei vaccini, ma accordi paralleli" con le case farmaceutiche "minerebbero l'approccio europeo che ha dato i suoi frutti".
"Negoziare in modo congiunto ci ha permesso di raggiungere accordi e condizioni migliori di quanto sarebbe altrimenti stato possibile per ogni singolo Paese. Vorrei ricordare che, firmando l'Accordo, avete tutti confermato la vostra partecipazione alla procedura e accettato di non avviare procedure individuali per l'acquisto del vaccino con gli stessi produttori".
"Vediamo già un impatto significativo delle varianti" del Covid 19 "su un numero di Paesi europei. Siamo pronti a sostenere gli Stati membri col sequenziamento genomico dei campioni, con expertise, infrastrutture o denaro se necessario. Non vi è alcun modo per aggirare questo, dobbiamo lavorare uniti" ha detto Kyriakides.
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