BRUXELLES - "Gli sviluppatori dei vaccini hanno obblighi morali e contrattuali, il 'massimo sforzo possibile'" citato dall'azienda "non è né accettabile né corretto: abbiamo firmato un contratto di pre-acquisto per far sì che producessero determinati volumi di vaccini prima dell'autorizzazione dell'Ema". Lo ha detto in conferenza stampa la commissaria alla salute Stella Kyriakides, annunciando una nuova riunione con AstraZeneca per stasera. "Rigettiamo la logica del 'chi arriva prima', non c'è clausola di priorità nel contratto di pre-acquisto", ha aggiunto.
"Non possiamo rivelare i numeri delle dosi" previste in consegna per l'Ue nel primo trimestre, ha spiegato Kyriakides "perché sono coperte da confidenzialità. Ma abbiamo chiesto all'azienda di poter pubblicare il contratto", perché tutto possa essere discusso in trasparenza. La commissaria ha chiarito che i numeri comunicati dall'azienda venerdì non corrispondevano a quanto previsto.
"Non c'è una gerarchia negli impianti di produzione, nel contratto ce ne sono quattro elencati, ma non c'è differenza tra quelli europei e quelli del Regno Unito, anche quelli del Regno Unito sono parte dell'accordo di pre-acquisto e quindi devono consegnarci le dosi", ha proseguito Kyriakides. "Ci aspettiamo che le dosi previste dall'accordo siano consegnate alla Ue, è importante che chiariamo che non c'è gerarchia o ordine nell'accordo", ha aggiunto.
"Con AstraZeneca ci siamo presi il rischio di impresa, finanziando con i soldi dei contribuenti europei" gli stock prima dell'autorizzazione del vaccino. L'azienda non si può attaccare al "miglior sforzo possibile, deve produrre per noi". Lo precisano fonti Ue. In totale - chiariscono le fonti - l'Unione ha allocato "336 milioni di euro per il vaccino di AstraZeneca, anche se non tutte le tranche sono state ancora" versate. Il pagamento dipenderà dall'andamento della produzione.
"Il contratto con AstraZeneca prevede ispezioni ai siti produttivi del vaccino. Abbiamo preso contatti con i colleghi del Belgio per fare un sopralluogo alla fabbrica dove AstraZeneca indica di avere problemi di produzione". Lo spiegano fonti Ue. "Tuttavia - evidenziano le fonti - le fabbriche destinate a produrre per l'Ue nel primo trimestre si trovano in ordine di priorità: due nel Regno Unito, una in Belgio, ed una in Germania. Per questo le giustificazioni date dall'azienda non reggono". AstraZeneca partecipa, come previsto, alla riunione del comitato direttivo Ue sui vaccini in programma per oggi alle 18.30.
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