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L'Ue valuta misure contro gli Stati che incoraggiano il traffico di migranti

Johansson, 'servono controlli accurati'

L'Ue valuta misure contro gli Stati che incoraggiano il traffico di migranti

Redazione Ansa

BRUXELLES - Ad un anno dalla presentazione del primo Patto sulla migrazione, la Commissione Ue ha adottato un nuovo pacchetto che vede al centro un piano d'azione contro il traffico di migranti, con un rafforzamento delle partnership di cooperazione positiva con i Paesi terzi ma anche misure contro le autorità che incoraggiano le partenze. Come passo immediato, di fronte al fenomeno del traffico di migranti facilitato dalla Bielorussia, Bruxelles propone di sospendere l'accordo di facilitazione dei visti Ue-Bielorussia per i funzionari del regime di Minsk. Lo spiegano il vicepresidente Margaritis Schinas e la commissaria agli affari interni Ylva Johansson.

Sulla base dei progressi compiuti dal primo piano d'azione dell'Ue contro il traffico di migranti (2015-2020), la Commissione, in collaborazione con l'Alto rappresentante dell'Ue intende inoltre sviluppare partenariati operativi anti-traffico, nell'ambito di partenariati migratori su misura e reciprocamente vantaggiosi con i Paesi Terzi, rafforzando la cooperazione.

Il piano si propone di ampliare ulteriormente tutti gli strumenti operativi, giuridici, diplomatici e finanziari a disposizione per rispondere alla strumentalizzazione della migrazione irregolare da parte degli Stati, anche adottando misure conseguenti in vari settori politici, ad esempio visti, commercio, sviluppo, assistenza finanziaria e altro. La sospensione parziale dell'accordo di facilitazione dei visti con la Bielorussia è un esempio di tali misure.

Non dobbiamo essere ingenui. Lukashenko sta aprendo le possibilità per far entrare nell'Unione europea terroristi e criminali. Per questo motivo occorrono stretti controlli e le registrazioni di tutti" i migranti "che arrivano" dalla Bielorussia. Lo ha sottolineato Ylva Johansson, rispondendo sulle recenti dichiarazioni del ministro dell'Interno polacco, Mariusz Kaminski, sul ritrovamento di materiale legato all'estremismo islamico ad alcuni migranti arrivati dalla Bielorussia.

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