BRUXELLES - La ratifica del trattato sul Mes è "ormai completa in quasi tutti gli Stati. Noi abbiamo fiducia nell'Italia e in altri Paesi sul rispetto dei loro impegni". Lo sottolinea un alto funzionario dell'Ue in vista dell'Eurogruppo che si riunirà lunedì e che avrà, tra i temi sul tavolo, anche lo stato delle ratifiche del Meccanismo europeo di stabilità. "Il Mes è importante per la resilienza economica dell'Ue e il presidente dell'Eurogruppo sottolineerà l'importanza di onorare gli impegni", spiega la stessa fonte che, sul caso italiano, precisa: "non c'è ragione di essere scontenti, sarà un'amichevole promemoria".
Il presidente dell'Eurogruppo ricorderà che il Mes - con il suo ruolo di 'backstop' finanziario di ultima istanza per la risoluzione delle banche - è "importante per la resilienza dell'Ue e onorare gli impegni è importante per la credibilità" della cooperazione in Ue, spiega l'alto funzionario precisando che, se per la Germania la mancata ratifica è dovuta a ragioni extra-parlamentari - la sentenza della corte di Karlsruhe - questo non vale per l'Italia. Al tavolo dell'Eurogruppo, quindi, sarà chiesto conto delle cause di questo ritardo nel calendario previsto del Parlamento italiano. Al momento sono 15 i Paesi Ue che hanno completato la ratifica del Mes. Mancano Germania, Italia, Francia e Portogallo ma in questi ultimi due casi, ricorda la fonte europee, la notifica del completamento della procedura a Bruxelles è in dirittura di arrivo.
Oltre allo stato delle ratifiche del Mes, sul tavolo dell'Eurogruppo ci sarà la revisione del Patto di Stabilità. "Il summit decisivo sarà a marzo" e sono piuttosto fiducioso che l'ampio consenso necessario sia trovato entro quel mese", premette l'alto funzionario spiegando che il contributo dell'Eurogruppo alla consultazione della Commissione sarà la discussione stessa tra i ministri delle Finanze della zona euro. "Sull'Unione Bancaria infine - spiega la fonte - la volontà del presidente dell'Eurogruppo Pascal Donohoe è di arrivare ad un accordo "entro l'estate".
Tra i temi chiave del prossimo Eurogruppo che vedrà, tra l'altro, l'esordio dei ministri delle Finanze di due Paesi cruciali, Christian Lindner per la Germania e Sigrid Kaag per l'Olanda, anche i possibili effetti della nuova ondata pandemica sull'economia. Il problema, spiega la fonte, è che tali effetti "non sono prevedibili". Per questo l'Eurogruppo lavorerà per "avere un quadro con diversi scenari". Al momento, secondo l'alto funzionario, non ci sono segnali che la Commissione cambi le sue previsioni economiche rispetto allo scorso autunno. "Wait and see, dobbiamo aspettare e vedere", è il messaggio che trapela nelle istituzioni europee.
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