Borrell, la Russia sta provocando una crisi alimentare
Ora servono più armi che embargo energia
Redazione Ansa
BRUXELLES - E' colpa della Russia, non delle sanzioni, se si sta creando una crisi alimentare, specie in Africa, più sensibile alla fluttuazione dei prezzi. "Decine di navi ucraine non possono lasciare i porti, le truppe russe bombardano i silos: l'esercito russo sta creando la scarsità alimentare, non le sanzioni". Lo ha detto l'Alto rappresentante per la politica estera Ue Josep Borrell in conferenza stampa.
"Le battaglie che vedremo nell'est dell'Ucraina - ha aggiunto - avverrebbero anche con l'embargo al gas e al petrolio russo: ciò che fa la differenza in questo momento sono gli aiuti militari". "Tutti stanno cercando di ridurre le esposizioni con la Russia dal punto di vista energetico, in modo volontario", ha sottolineato Borrell.
Nel corso del consiglio affari esteri, i 27 hanno affrontato la questione della dipendenza energetica dalla Russia, compreso un possibile embargo al petrolio, senza però arrivare ad alcuna decisione, ha puntualizzato Borrell. "E' facile per chi non è dipendente dal gas russo dire non usiamolo", ha sottolineato l'Alto rappresentante. L'invasione dell'Ucraina, ha aggiunto, ha causato uno "shock asimmetrico" poiché i paesi orientali sono sensibili alla questione "dei rifugiati" mentre quelli centrali alla questione "dell'energia". L'obiettivo, ha detto, è di arrivare a "un'autonomia energetica europea" e questo significa "rinnovabili e idrogeno".