Balcani, Macron tenta la mediazione per avviare negoziati Ue
Colloqui con leader Bulgaria e Macedonia del Nord in vista vertice 23 giugno
Redazione Ansa
BRUXELLES - Il presidente francese Emmanuel Macron si è detto disponibile "ad accogliere a Parigi, quando sarà il momento, le autorità bulgare e nord macedoni in vista della conclusione di un accordo bilaterale" che ponga fine alla controversia che divide i due Paesi dei Balcani occidentali e che di fatto impedisce l'avvio dei negoziati non solo per la Macedonia del Nord, ma anche per l'Albania. Lo si legge in una nota dell'Eliseo. Macron ha discusso della questione ieri sera con il capo di Stato bulgaro, Rumen Radev, e il premier macedone, Dimitar Kovacevski "nel quadro degli sforzi guidati da alcune settimane dalla presidenza francese del Consiglio dell'Ue per cercare una soluzione alla controversia tra i due paesi e concretizzare così la prospettiva europea della Macedonia del Nord". Il presidente francese, inoltre, ha espresso il suo "pieno sostegno" a un accordo tra i due Paesi, che "contribuisca alle relazioni di buon vicinato e al rispetto dei diritti fondamentali dei cittadini che dichiarano di appartenere ad altre comunità o a minoranze". Il 23 giugno a Bruxelles si terrà un vertice per i Balcani occidentali a latere del Consiglio europeo in cui si discuterà del riconoscimento dello status di paese candidato all'Ue di Ucraina, Georgia e Moldavia. In vista di questo duplice appuntamento, la presidenza francese ha intensificato gli sforzi diplomatici anche sul fronte dei Balcani, per uscire dallo stallo che ferma l'avvio dei negoziati di adesione di Skopje e Tirana. Sul tavolo dei leader, secondo fonti diplomatiche, potrebbe finire anche la questione del riconoscimento dello status di Paese candidato alla Bosnia-Erzegovina, precipitata negli ultimi mesi nella peggior crisi politica e istituzionale del dopoguerra.