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La bozza del piano Ue: "Giù i termostati di un grado nelle case"

'Negli edifici pubblici se possibile imporre il tetto a 19 gradi. Senza il gas russo a luglio scorte al 65-71%'

Redazione Ansa

L'Ue si appresta a chiedere agli Stati membri di ridurre il consumo di gas invitando i governi a dare incentivi per questo obiettivo, attraverso l'uso dei fondi del Repower e del Next Generation Ue. Lo prevede, a quanto si apprende, la bozza iniziale del Piano per la riduzione della domanda di gas che la Commissione presenterà il 20 luglio. Nella bozza d'entrata - che è all'esame della interservizi ed è soggetta a modifiche - si invitano gli Stati a dare incentivi alle aziende che tagliano la domanda di gas. L'obiettivo del Piano, si legge sul Ft, è ridurre di un terzo l'impatto dello stop totale al gas russo.

Durante "l'inverno del gas" (ottobre-marzo), si possono ottenere grandi risparmi utilizzando fonti di calore alternative per il riscaldamento e attraverso "campagne di risparmio di gas mirate alle famiglie per l'abbassamento del termostato di un grado, ma anche imponendo, laddove tecnicamente fattibile e applicabile, la riduzione del riscaldamento di edifici pubblici, uffici, edifici commerciali (in particolare grandi edifici) a 19 gradi". E' quanto prevede la bozza iniziale del Piano 'Risparmiare gas per un inverno sicuro', visionata dall'ANSA. 

"Le simulazioni effettuate dall'Entsog (Associazione europea degli operatori del gas) indicano che la carenza di gas in caso di interruzione totale dalla Russia a partire da luglio porterebbe a un tasso di riempimento degli stock probabilmente inferiore all'obiettivo dell'80% stabilito per novembre dal nuovo regolamento Ue sugli stoccaggi, nonostante i buoni progressi compiuti finora. Le simulazioni suggeriscono che lo stoccaggio potrebbe essere al 65-71%". Secondo la bozza, con la riduzione della domanda l'impatto dello stop del gas russo calerebbe di 1/3.

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