BRUXELLES "Putin sta manipolando il nostro mercato energetico e usando le forniture di gas come arma: il suo giochetto cinico è per noi un test di unità e solidarietà". E' quanto sostiene Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea, in un colloquio pubblicato sul sito della 'La Stampa' e altri giornali europei, in cui parla dei contenuti generali del piano messo a punto dall'esecutivo Ue per contrastare il caro-energia (venerdì sarà discusso dai ministri dei 27 riuniti a Bruxelles). Nel pacchetto ci sarà anche il tetto al prezzo sul gas importato via gasdotto dalla Russia.
"È indispensabile per limitare le entrate di Putin che servono per finanziare la sua atroce guerra contro l'Ucraina" sottolinea von der Leyen, convinta che sia "quasi impossibile per la Russia trovare nel breve periodo nuovi clienti" per il metano trasportato via gasdotto. "Le società energetiche - continua von der Leyen - stanno facendo altissimi guadagni non previsti che sono completamente slegati dai loro costi o dai loro investimenti" e tutto questo mentre "i clienti devono pagare bollette astronomiche". La soluzione? "Proporremo di canalizzare questi guadagni inattesi delle società energetiche verso le famiglie più vulnerabili e verso le imprese". L'altro fronte, sottolinea La Stampa, è quello del taglio dei consumi dell'elettricità, in modo analogo a quanto avvenuto col gas.
"Dobbiamo ridurre il consumo dell'energia elettrica in modo intelligente: ci concentreremo sulla riduzione durante le ore di punta, proprio per appiattire i picchi". Al tempo stesso l'esecutivo Ue consentirà ai governi di "assicurare liquidità" alle società che lavorano in campo energetico che in questo momento devono far fronte alla volatilità del mercato: "Useremo tutta la nostra flessibilità e rapidità per agevolare un sostegno temporaneo da parte degli Stati membri alle società fondamentali".
Al momento sono stati emessi circa 1 milione di visti Schengen ai cittadini russi e, in seguito alle nuove linee guida che la Commissione pubblicherà a breve, sarà possibile per gli Stati membri "riesaminarli". Lo ha detto la commissaria agli affari interni Ylva Johansson. "In questo momento i cittadini russi non dovrebbero avere un facile accesso all'Ue. Ed è per questo motivo che la Commissione adotta la proposta di piena sospensione dell'accordo sulla facilitazione dei visti tra Russia ed Ue", ha detto. Una volta che la proposta sarà accolta dal consiglio - già entro la settimana - la Commissione pubblicherà le nuove linee guida.
"Viaggiare da turisti nell'Ue non è un diritto fondamentale", ha precisato la commissaria. "La Russia è responsabile per l'aggressione militare all'Ucraina con l'obiettivo di minarne l'indipendenza e l'integrità territoriale e questa è una minaccia anche alla nostra la sicurezza", ha aggiunto. La sospensione dell'accordo rende ai russi le procedure per i visti più costose, più complicate, e limita la possibilità degli ingressi multipli. "Faremo in modo di restare aperti per chi ne ha bisogno: attivisti, oppositori, giornalisti, studenti e familiari. Ma i visti turistici non sono una priorità".
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