BRUXELLES - "Sono profondamente convinta che con l'unità e la determinazione prevarremo" sulla Russia che sta "manipolando attivamente" il mercato del gas. Lo ha affermato la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, annunciando "come quinta misura" tra quelle che l'Ue metterà in campo nel breve termine sull'emergenza energetica "un price cap al gas russo. L'obiettivo è molto chiaro, dobbiamo tagliare i proventi alla Russia che Putin usa per finanziare la sua atroce guerra in Ucraina".
"All'inizio della guerra il gas russo via gasdotto ammontava al 40% dell'import totale, oggi siamo al 9%", ha spiegato la presidente della Commissione Ue, aggiungendo che "la Norvegia fornisce ora più gas all'Ue che la Russia e questo grazie alla nostra politica di diversificazione, che include forniture anche dagli Usa, dal Qatar e dall'Algeria".
La Commissione europea propone, inoltre, "un obiettivo obbligatorio per la riduzione del consumo di elettricità nelle ore di punta", ha annunciato von der Leyen, sottolineando che l'esecutivo comunitario lavorerà "a stretto contatto con gli Stati membri per raggiungere questo obiettivo". La proposta fa parte di "una serie di misure immediate che proteggeranno i consumatori e le imprese vulnerabili e li aiuteranno ad adattarsi". "L'approvvigionamento energetico globale è scarso" e "ciò richiede una riduzione intelligente della domanda", ha spiegato.
Tra le proposte annunciate, anche un sistema di prelievo sugli extraprofitti delle società energetiche per fare fronte al caro energia che pesa su consumatori e imprese. Le strade indicate sono "un tetto ai ricavi delle aziende che producono elettricità a basso costo" e "un contributo di solidarietà per le aziende di combustibili fossili".
"Proporremo un tetto ai ricavi delle aziende che producono elettricità a basso costo - ha detto la presidente della Commissione europea -. Le fonti di energia a basse emissioni di carbonio stanno realizzando entrate inaspettate, che non riflettono i loro costi di produzione. E' giunto il momento per i consumatori di beneficiare dei bassi costi delle fonti di energia a basse emissioni di carbonio, come le rinnovabili. Quindi proporremo di reincanalare questi profitti inattesi per supportare le persone vulnerabili e le aziende ad adattarsi".
"Lo stesso - ha proseguito von der Leyen - vale per i profitti inaspettati delle compagnie di combustibili fossili. Anche le compagnie petrolifere e del gas hanno realizzato enormi profitti. Proporremo quindi un contributo di solidarietà per le aziende di combustibili fossili. Perché tutte le fonti di energia devono aiutare ad affrontare questa crisi. E gli Stati membri dovrebbero investire queste entrate per sostenere le famiglie vulnerabili e investire in fonti energetiche pulite di produzione propria".
"Le società di servizi energetici - ha indicato inoltre von der Leyen - devono essere supportate per far fronte alla volatilità dei mercati. Aggiorneremo il nostro quadro temporaneo per consentire la rapida consegna delle garanzie statali" così da "facilitare il sostegno alla liquidità da parte degli Stati membri per le società energetiche". Alle utilities, ha evidenziato, "viene attualmente richiesto di fornire importi inaspettatamente ingenti, e questo minaccia la loro capacità di negoziare e la stabilità dei mercati futuri".
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